
Il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo
Tornare in consiglio e votare l’avanzo di bilancio. È questo che Viva San Benedetto dovrebbe fare per tenere in vita l’amministrazione comunale, ed è quanto potrebbe avvenire nell’assise prevista per lunedì 7 luglio. A patto che, però, la maggioranza dia il proprio assenso all’emendamento sull’avanzo di bilancio elaborato dal gruppo consiliare: una modifica alla destinazione delle risorse che ridurrebbe sensibilmente le somme per il cartellone estivo - ad oggi pari a circa 1,2 milioni – attribuendo i 200mila euro delle nuove progettazioni agli asfalti e al sociale. Questa è la versione che trapela dal civico 124 di Viale De Gasperi. Ma il ragionamento da fare è anche quello dell’assessorato tolto a Tonino Capriotti. Ruolo che spetterebbe a Viva San Benedetto – sempre che si raggiunga il tanto discusso accordo – ma che per ora rimarrebbe vacante. Perché? Si ricorderà che Spazzafumo aveva aperto la porta a chiunque volesse dare una mano: ecco quindi che un assessorato tanto importante avrebbe il potere di ingolosire chiunque. Certo, in questo caso il discorso sarebbe totalmente diverso: vuol dire che il vertice comunale intenderebbe ricostituire una nuova maggioranza, partendo da quella che lo ha fatto vincere alle elezioni ma togliendo i tasselli divenuti ormai ‘scomodi’. In quest’ottica un rientro di Luciana Barlocci non risulterebbe tanto assurdo, anche se la consigliera, in realtà, non ha mai lasciato intendere di volersi riavvicinare a Spazzafumo. Per ora, anzi, i ragionamenti fatti sui membri del gruppo misto sembrano poco più che congetture, anche perché oltre alla Barlocci servirebbe un altro consigliere per sostituire in toto il gruppo di Viva. Per ottenere questo risultato si potrebbe mettere sul piatto anche un altro assessorato, e in queste ore si è parlato di quello detenuto da Cinzia Campanelli. Anche questa ipotesi però sembra pazzesca: se l’assessora allo sport venisse sfiduciata il Centro Civico Popolare insorgerebbe e a quel punto servirebbero altri quattro consiglieri per ricostituire la maggioranza. Tutto troppo complicato e astruso, troppo elaborato per formare un gruppo duraturo, troppo somigliante a una premessa per far cadere l’amministrazione. Alla fine, se nelle prossime ore non verrà riproposta una mozione di sfiducia nei confronti di Spazzafumo, tutto verrà deciso nel consiglio di lunedì, per svolgere il quale servono otto consiglieri a garanzia del numero legale. L’ipotesi più probabile, per andare avanti, resta quella di una tregua con il gruppo di Giselda Mancaniello e Barbara De Ascaniis.
Giuseppe Di Marco