Da Ascoli a San Benedetto, il no alle armi: "È assurdo quello che sta accadendo"

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Il cielo grigio, la pioggia che cade in abbondanza. Una cornice triste, e non potrebbe essere altrimenti, quella che ieri mattina ha caratterizzato la manifestazione contro la guerra in Ucraina, che si è svolta anche nel Piceno, così come in tante altre piazze italiane. In tanti, nonostante il meteo tutt’altro che clemente, si sono ritrovati sia ad Ascoli, in piazza Ventidio Basso, che a San Benedetto, in piazza Matteotti, per promuovere la pace tra il popolo russo e quello ucraino, dopo i bombardamenti che hanno rovinato, purtroppo, gli ultimi giorni. "Chiediamo di fermare la guerra e costruire un futuro di Pace per l’Europa", questo il motto recitato dai manifestanti nel corso della manifestazione promossa dalla ‘Rete per la Pace e il Disarmo’, rete di associazioni e sindacati che a livello nazionale si batte per la fratellanza tra i popoli. All’appello alla mobilitazione hanno subito aderito le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, l’Anpi, Libera e la rete degli studenti ‘Robin Hood’, insieme a Legambiente ed Arci. "È assurdo ciò che sta accadendo – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa –. Nel 2022 non è ammissibile che possa esplodere una guerra. Siamo vicini al popolo ucraino e ci auguriamo che tutto finisca il prima possibile e si possa tornare alla normalità".