Da Cicconi e Ciabattoni, quanti incidenti mortali

Ieri era attesa la sentenza sul decesso del dottore del 7 febbraio 2019

Da Cicconi e Ciabattoni,  quanti incidenti mortali

Da Cicconi e Ciabattoni, quanti incidenti mortali

All’indomani dell’incidente in cui sono morte due persone, Pietro Di Ruscio e Piero Pellei, ieri era attesa la sentenza del processo per la morte del dottor Valerio Cicconi, anche lui vittima di un sinistro stradale avvenuto il 7 febbraio 2019 lungo la famigerata Mezzina. Il procedimento ha però subito un rinvio e la nuova udienza è stata fissata per dicembre prossimo. Sono tanti gli incidenti che caratterizzano questa strada, vuoi per la pericolosità di alcuni tratti, specie quelli non ancora non modernizzato, vuoi per comportamenti scorretti da parte degli automobilisti che spesso la percorrono a velocità superiore al limite consentito o alterati da alcol o sostanze. Negli ultimi anni diversi sono stati gli incidenti con esito mortale. Abbiamo ricordato quello a Valerio Cicconi, ex medico del pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni di Ascoli per il quale sono sotto processo due persone accusate di omicidio stradale. Uno dei due imputati deve rispondere anche delle lesioni riportate dal co imputato. Costui la sera dell’incidente fu sottoposto all’alcol test al Mazzoni e fu rilevata una presenza di alcol nel sangue pari a 1,6 grammi per litro, oltre il limite consentito che è di 0,50 gl. Non guidava in stato di ebrezza invece l’altro automobilista coinvolto nella carambola costata la vita a Cicconi, ma per i periti dell’accusa la sua Fiat Tipo viaggiava a 82 kmh, in un tratto della Mezzina in cui il limite è di 70 kmh; da qui la contestazione dell’omicidio stradale.

E’ ancora in corso anche il processo per la morte di Mario Ciabattoni, commercialista di 58 anni di Offida deceduto a causa di un incidente che avvenne lungo la Mezzina il 10 agosto 2019. Imputato è l’autista del camion Fiat 180 con cui si scontrò la vittima. L’incidente avvenne in località San Francesco di Castel di Lama. L’autista del camion stava uscendo dal piccolo viottolo di casa e si è immesso lungo la Mezzina svoltando in direzione Castel di Lama. Ai carabinieri che lo sentirono disse di aver controllato che non provenisse nessuno da ambo le direzioni; quando aveva già iniziato la manovra ha visto giungere alla sua sinistra, dove c’è una semicurva non visibile, una moto "a forte velocità" che ha provato a frenare, ma dopo aver sbandato un paio di volte è andata a sbattere contro il camion. Definito invece con l’assoluzione dell’imputato il sinistro che costò la vita ad un anziano che si trovava a bordo di un’ambulanza finita fuori strada il 14 luglio 2016.

p. erc.