"Dai miasmi del depuratore ai rifiuti dell’ex Ocma: qui la politica tace"

Il comitato antinquinamento . Villa Sant’Antonio - Castel. di Lama torna alla carica

Ambiente, la protesta non si ferma neanche d’estate. Il comitato antinquinamento Villa Sant’Antonio - Castel di Lama non va in vacanza e scrive un comunicato duro nei confronti della politica. E’ un attacco bipartisan nei confronti dei politici rei di non fare gli interessi dei cittadini. Intanto Castel di Lama si prepara per il processo, che si terrà oggi, inerente il malfunzionamento del depuratore di Campolungo. Gli attivisti del comitato scrivono: "Non vedo, non sento, non parlo. Da queste parti si amministra così, facendo finta di niente e fregandosene dei problemi delle persone, della salute e dell’ambiente". Alle dure parole segue una lista di problemi; prima fra tutti i miasmi provocati del depuratore di Campolungo, seguito a ruota da quello di Offida e per finire i rifiuti depositati negli spazi dell’ex Ocma. "Che cosa dovrebbe fare un amministratore? Vigilare e far rispettare la legge a tutela dei cittadini. Invece qui vale la regola: non vedo, non sento, non parlo. Alla ex Ocma ci sono 38mila tonnellate di rifiuti pericolosi mai smaltiti. I rifiuti sono rimasti all’aperto per anni, in balia del vento e della pioggia e li abbiamo respirati a pieni polmoni". Una situazione che va avanti da anni, da quando nel 2010 il Noe sequestrò mille e cinquecento tonnellate non smaltite, le tonnellate sono diventate 38mila. "Una bomba ecologica – continuano gli attivisti – con grave rischio per i residenti. Il problema non l’hanno ancora risolto, in compenso ora c’è il progetto di installare alla ex Ocma un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi, a poche centinaia di metri dall’abitato".