Dalla cantina Valdaso nasce Sixtus Un vino dedicato a Papa Sisto V

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Un vino in omaggio a papa Sisto V in occasione dei 500 anni della sua nascita. L’idea è della Cantina Valdaso di Montalto delle Marche che l’ha chiamato "Sixtus". Si tratta di un pregevole Rosso Piceno Superiore d.o.c. ottenuto da uve Montepulciano e Sangiovese, invecchiato in botti di legno per dodici mesi. Il vino è stato imbottigliato in onore a Sisto V e dedicato a tutto il territorio a lui così caro. È stato presentato, sabato, a Montalto, nello storico Mulino che porta il nome di Sisto V. A fare gli onori di casa il presidente della Cantina Valdaso, Massimiliano Eusebi e il direttore Rino Amatucci. Presenti anche il sindaco di Montalto, Daniel Matricardi e il consigliere Raffaele Tassotti. Nel corso del pomeriggio, dedicato al nuovo vino, si è tenuta anche la degustazione di quattro prodotti della Cantina Valdaso: il "Galletto di Rocca", il "Volo libero", il "Barbolano" e il "Sixtus". Gli assaggi di vino sono stati diretti dall’enologo della cantina Gianluca Del Gobbo e dal professor Stefano Isidori, presidente della delegazione Marche dell’Associazione Italiana Sommelier. Il tutto accompagnato dalla cucina del ristorante Verde Quiete. Massimiliano Eusebi, presidente della Cantina Valdaso, ha ricordato quanto fosse importante l’evento per omaggiare un Papa tanto caro a Montalto. "E oggi questo evento dedicato a Sisto V – che fu proprietario nel nostro territorio di una vigna nel lontano XVI secolo, praticamente “un socio ante litteram” – rappresenta una linea di demarcazione da cui prendere lo slancio per alimentare ancora entusiasmo e crescita della nostra Cantina e vallata", ha dichiarato il presidente Eusebi.

Daniel Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche, ha ricordato quanto ieri fosse importante presentare il nuovo vino “Sixtus”, ma anche rilanciare la Cantina Valdaso. "Nell’anno delle celebrazioni per i 500 anni dalla nascita di Sisto V, abbiamo scelto di raccontare questo Papa con linguaggi diversi. Ed ecco Sixtus, perfettamente in linea con la nostra idea di divulgare al massimo la figura del nostro Pontefice". L’evento è stato arricchito dalla presentazione della ricerca storica "La vite nel paesaggio agrario del Piceno dall’antichità all’età moderna" di Raffaele Tassotti, pubblicata in un opuscolo. Dalla ricerca è emerso che Felice Peretti, nel 1554 acquistò, con sua madre Mariana, una proprietà a poche centinaia di metri dalla Cantina, con una grande vigna.

Marcello Iezzi