Dalle frazioni al municipio: oggi si decide

Si riunisce l’assise per l’ok ad altri progett il sindaco Franchi: "Ma niente sarà più come prima"

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Il prossimo step è fissato proprio per oggi, nella giornata del ‘Venerdì Santo’. E chissà che, senza essere blasfemi, la scelta della data possa avere un significato particolare, rappresentando una sorta di benedizione affinchè la ricostruzione possa finalmente decollare, a quasi sei anni dal terremoto del 2016. Nel pomeriggio, alle 18, ad Arquata si riunirà il consiglio comunale, per approvare il piano delle demolizioni e la messa in sicurezza di alcuni edifici del capoluogo, nonché per approvare la realizzazione di aggregati nelle frazioni non perimetrate. Un appuntamento importante, dunque, durante il quale il sindaco Michele Franchi farà anche il punto della situazione. Al momento, per quanto riguarda la ricostruzione privata, sono circa 220 i progetti già finanziati, su tutto il territorio arquatano, e in 65 casi i lavori sono già terminati. Altre duecento domande, invece, sono ancora in attesa di finanziamento. L’iter sarà più rapido per le frazioni non perimetrate, per le quali si procederà con la ricostruzione ordinaria: si tratta di Trisungo, Faete, Forca Canapine, Borgo, Spelonga e Colle. Per le sette frazioni perimetrate, invece, dovranno essere attivati i piani di recupero. È il caso del capoluogo, di Pescara del Tronto, Tufo, Vezzano, Capodacqua, Pretare e Piedilama. "Per le frazioni perimetrate venne indetta la gara e ad aggiudicarsi la progettazione fu il gruppo Mate Boeri – spiega il sindaco Michele Franchi -. Ora, sarà il documento direttore, già approvato dal consiglio comunale, a dare indirizzi specifici. Il gruppo in questione proporrà dei piani attuativi che verranno adottati dal consiglio e che verranno poi discussi nella conferenza permanente con i vari enti coinvolti, che avranno a disposizione trenta giorni di tempo per fare le loro osservazioni. Insomma, non siamo ancora in grado di dare tempi certi per la ricostruzione delle frazioni perimetrate, ma sicuramente c’è stata una grande accelerazione nel corso degli ultimi mesi". Ad essere velocizzate, poi, sono state anche le pratiche relative alla ricostruzione pubblica. "Entro l’anno verranno avviati i lavori per il nuovo municipio – conferma Franchi -, così come per il palazzetto dello sport. È stato anche presentato il progetto riguardante la rocca e speriamo che tutto possa completarsi a stretto giro. Anche per quanto riguarda le chiese, poi, sono partiti i lavori in quelle di Spelonga e Trisungo". Detto di Pescara, che per il 70 per cento verrà ricostruita lungo la strada che costeggia a nord il vecchio perimetro della frazione, mentre per il restante 30 verrà delocalizzata a Piedilama, per il sindaco Franchi il più grande timore è lo spopolamento. "Prima del sisma avevamo oltre mille residenti. Ora, nelle casette, ne abbiamo circa 600. Gli altri 400 prendono il Cas e si trovano in altri comuni. Sono sincero: mi auguro che non sarà così, ma sono consapevole del fatto che pochi di loro torneranno ad Arquata. Niente potrà essere più come prima".

Matteo Porfiri