Ascoli, danni alla festa della Lega. In quattro nei guai

Si tratta di due maggiorenni e due minori. Antonini: "Ora sia fatta giustizia"

La denuncia

La denuncia

Ascoli, 19 luglio 2019 - Cori contro Matteo Salvini, danni a estintori, furto di magliette, manifesti strappati e insulti ai vigilanti. Questo accadde la notte del 29 settembre 2018 al chiostro di San Francesco ad Ascoli in occasione della Festa provinciale della Lega. Un episodio che suscitò polemiche, e scatenò ipotesi sui responsabili con attribuzioni di varia natura, anche di albanesi intenzionati a manifestare in maniera violenta contro la politica di Salvini e della Lega in generale. Invece la soluzione – almeno stando alle investigazioni successive a quel giorno – starebbe in città. Sono state infatti isolate le posizioni di un gruppetto di giovani, almeno quattro, ritenuti responsabili di quanto avvenne lo scorso settembre. Si tratta di due maggiorenni dei quali si sta occupando la Procura di Ascoli e di due minorenni, per i quali procede invece la Procura presso il tribunale per i Minori di Ancona. Tra questi vi sarebbero figli di un paio di esponenti cittadini di un altro partito politico.

Le due Procure procedono verificando le posizioni di ognuno degli indagati; i reati ipotizzati, a vario titolo, sono di danneggiamento e furto, poiché quella notte sparirono magliette messe in vendita dagli organizzatori e un estintore. Da quello che trapela l’episodio viene inquadrato in un contesto di mero teppismo, anche se è inevitabile considerare anche il risvolto politico visto che è stato colpito un partito che in quei giorni stava svolgendo una festa dando sostanzialmente il via alla marcia di avvicinamento alle elezioni europee ed amministrative che si sono svolte quest’anno e che hanno sancito un importante risultato alle urne per la Lega. Teppismo, ragazzata o sfondo politico, di certo c’è che la giustizia è arrivata a questi quattro ragazzi (ma potrebbe essercene anche qualche altro) che dovranno ora rispondere delle loro azioni.

Dopo l’episodio la Lega fece una denuncia. Il responsabile Lega Marche senatore Paolo Arrigoni sulla base dei racconti dei presenti parlò di «una ventina di balordi con accento dell’Est capeggiati da un ragazzo alto di colore che hanno circondato i vigilanti». Oltre ai danni a vari oggetti sono state rubate t-shirt che riproducono il viso del leader leghista con scritto ‘Io sono complice di Salvini’.

Le indagini portate avanti anche con la visione delle immagini delle telecamere di sicurezza del centro di Ascoli hanno invece fatto emergere un quadro diverso che implica, allo stato, giovani ascolani. In merito all’inchiesta il commissario provinciale della Lega, Andrea Antonini: «Cambia poco che fossero stranieri o meno. L’atto in sé è stato deprecabile, una vigliaccata. Un gesto di vandalismo e intolleranza che conferma come questi fenomeni continuino nei confronti di chi non la pensa come loro. Che poi sono quelli che accusano gli altri di intolleranza. La speranza è che adesso chi ha sbagliato paghi, come previsto dalla legge».