"Diteci quale sarà il futuro del Mazzoni"

Manifestazione delle opposizioni fuori dall’ospedale su organici e organizzazione dei nosocomi: "Personale allo stremo"

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Soluzioni per la lotta al Covid e chiarezza sull’organizzazione della sanità in provincia. E’ quanto chiesto dal Pd ascolano al centrodestra regionale nel corso del presidio che si è svolto ieri mattina davanti all’ospedale Mazzoni. All’iniziativa hanno preso parte i vertici comunali e provinciali del partito, ma anche altri consiglieri di minoranza, come ad esempio il grillino Massimo Tamburri, alcuni operatori sanitari e diversi cittadini. "E’ tremendo constatare come, due anni dopo l’esplosione della pandemia, all’ospedale cittadino ci siano ancora reparti chiusi o accorpati, personale allo stremo e pazienti contagiati che attendono nelle ambulanze parcheggiate davanti al pronto soccorso – spiega Angelo Procaccini, segretario comunale del Pd –. Dopo due anni, infatti, ci saremmo aspettati una migliore organizzazione della sanità locale alla lotta contro il Covid. Eppure siamo qui: tra tamponi che non si riescono a processare, file interminabili agli hub vaccinali, risorse non stanziate per il capoluogo e assunzioni promesse dalla Regione ma mai realizzate. Come se tutto ciò non bastasse, le uniche voci che si sentono sono rivolte alla costruzione di un nuovo ospedale a San Benedetto. Eppure il centrodestra ha spesso fatto la voce grossa per combattere la costruzione di un ospedale baricentrico tra le due città più importanti della provincia che, a detta loro, avrebbe comportato la contemporanea chiusura del ‘Mazzoni’ e del ‘Madonna del Soccorso. A questo punto – conclude Procaccini -, ci sembra doveroso chiedere quale sarà il futuro dell’ospedale di Ascoli".

"Gli operatori sanitari del Mazzoni sono ormai allo stremo e sono stati lasciati soli dalla politica – prosegue Francesco Ameli, segretario provinciale del Pd -. Il tutto avviene nel silenzio del centrodestra, che fa soltanto orecchie da mercante. Inoltre, vogliamo sapere se il Piceno ha ancora diritto a un ospedale di primo livello". Anche ‘Italia Viva’ ha aderito alla protesta, auspicando "un cambio di rotta della politica sanitaria delle Marche per ridurre i disservizi dei reparti Covid e alle correlative attività riguardanti la diagnosi, il tracciamento e la gestione della campagna vaccinale". Non mancano, però, strascichi polemici. "Mi spiace aver invitato i miei contatti al presidio, visto che poi sono state cambiate le carte in tavola – commenta Paola Petrucci, consigliera di parità in Regione –. Il Pd ha infatti riproposto il dualismo tra Ascoli e San Benedetto sul tema sanità e, solo in seconda battuta, si è evidenziata l’emergenza in cui si trova il Mazzoni. Pur convinta che l’ospedale sia in forte crisi a seguito della quarta ondata pandemica, rifiuto ogni tentativo di mettere in concorrenza i territori, tipico di un fare politico che non mi appartiene".

Matteo Porfiri