"Due anni per le visite cardiologiche"

L’associazione ‘Un battito di ali’ torna ad accendere i riflettori sull’ormai annoso problema delle lunghe liste d’attesa per prime visite cardiologiche pediatriche all’ospedale ‘Torrette’ di Ancona. Anche nel Piceno ci sono purtroppo molti bambini cardiopatici il cui unico punto di riferimento in regione per questo genere di patologia è il nosocomio dorico. "Ad oggi – denuncia l’associazione per voce della sua presidente Valentina Felici – non solo le liste d’attesa sono state nuovamente chiuse per l’anno corrente, ma le disponibilità vanno al 2024. Stesso discorso per gli holter pediatrici: quelli effettuati lo scorso maggio sono stati refertati solo da poco. E’ mai possibile fare un esame diagnostico a maggio e avere il referto alla fine di agosto? L’obiettivo di questi esami è identificare qualche tipo di anomalia. Identificarla dopo che sono trascorsi mesi e mesi può essere pericoloso".

A portare la propria testimonianza è anche una mamma di Arquata. "Anche se a me non serve la visita perché mio figlio è in lista per l’intervento al quale si sottoporrà ad ottobre – dice Aurora Lauri –, qualche giorno fa ho verificato di persona chiamando il Cup regionale. Mi hanno sì dato appuntamento a breve per una visita, non però da un cardiologo pediatrico, bensì da un cardiologo per adulti. La Regione per accorciare le liste d’emergenza aveva infatti deciso di far seguire i bambini direttamente nelle province di residenza, ma da cardiologi per adulti. Non essendo la stessa cosa, ho chiesto la possibilità di far visitare mio figlio ad Ancona, ma dal Cup mi hanno confermato che non ci sono posti e che la prima data disponibile è nel 2024. Nel Piceno ci sono molti bambini cardiopatici che hanno bisogno di essere visitati, ma ancora, come a maggio, non si trova posto a Torrette con un cardiologo pediatrico. La soluzione è andare fuori regione". "Dopo l’ultimo incontro in Regione dello scorso maggio – dice ancora la Felici – la direzione del Torrette si era impegnata per mettere a disposizione cardiologi degli adulti per i primi screening su pazienti pediatrici. L’obiettivo era quello di smaltire tutte le visite accumulate in questi anni. Da subito i genitori dell’associazione avevano manifestato una certa perplessità, ma in una situazione così estrema abbiamo accettato. Ma ora con le liste d’attesa chiuse ci sentiamo poco tutelati".

Lorenza Cappelli