Falsa testimonianza, Farina a processo

Falsa testimonianza,  Farina a processo

Falsa testimonianza, Farina a processo

Dopo la condanna all’ergastolo per omicidio, finisce sotto processo anche per falsa testimonianza Giuseppe Farina, catanese 49enne che per anni aveva vissuto nell’alto Maceratese. L’uomo è stato ritenuto colpevole di aver ucciso, il 18 giugno 2014, il commerciante ambulante sambenedettese Pietro Sarchiè, con lo scopo di prendere il suo posto nella vendita di pesce tra i paesini montani. Dopo aver ucciso Sarchiè, Farina e il figlio gli presero il furgone e lo portarono a Castelraimondo nel capannone di Santo Seminara, imprenditore edile di origini catanesi; in quello spazio protetto, fecero a pezzi il furgone perché non fosse più trovato. Quando i carabinieri scoprirono questo, accusarono Seminara di favoreggiamento, e al processo all’imprenditore fu chiamato Giuseppe Farina, perché raccontasse i fatti. Ma quest’ultimo in aula non rispose alle domande del pm Claudio Rastrelli, arrivando a dire di aver perso del tutto la memoria in carcere, e di non ricordare neppure il suo nome. Ecco perché ora Farina è sotto processo per l’accusa di falsa testimonianza. Ieri si è tenuta la prima udienza, rinviata al 26 ottobre quando il giudice Federico Simonelli sentirà i testimoni citati dal pm Francesca D’Arienzo. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Voltattorni.