Fermo, un territorio che risparmia e produce

Sono meritevoli di elogio tutti quei comuni che, da Bolzano a Noto, stanno predisponendo piani esecutivi di risparmio energetico. Ovviamente non solo quello proprio, ma anche quello della propria comunità. Se riusciranno ad evitare sprechi ed a mettere in atto una corretta gestione dell’uso di energia elettrica e di metano, le Marche partirebbero veramente con buone prospettive. Mai, come in questo periodo, il ruolo delle associazioni ambientaliste, è utile nel coniugare l’attuale problema del risparmio energetico con il produrre energia utilizzando risorse naturali. La loro mobilitazione è auspicabile per formare una coscienza popolare sull’utilizzo, pur graduale, di questo tipo di risorse. E’ pur vero che i comuni stanno attuando piani di riduzione dei consumi, riducendo il riscaldamento negli uffici pubblici e proponendo, persino, la chiusura delle scuole 15 giorni prima della fine prevista. Alcuni grandi comuni, come sempre, stanno già attuando tagli all’illuminazione pubblica e mettendo accensioni crepuscolari, ridurre di qualche minuto il riscaldamento delle scuole, etc. etc. Fermo, come tutti i comuni italiani, è pubblica istituzione vicina ai cittadini che, in essa, si identificano e si rapportano. E’ proprio per tale storico riconoscimento che ad essi spetta l’iniziativa politico- amministrativa di promuovere progetti di equilibrio, tra esigenza di risparmio energetico e legittimo uso, nelle misura consentita dal governo nazionale. Sarà, tuttavia sufficiente, per regione e comuni, comportarsi da consapevoli esecutori delle direttive del governo o non anche allargare la visione verso le altre, note, alternative per produrre energia ? Pochissimi cittadini sanno che il comune di Fermo produce energia elettrica prodotta da gas-metano. Trattasi, ovviamente, di una modesta quantità, che, se moltiplicata per migliaia di comuni italiani, il totale potrebbe essere ragguardevole. Infatti, a Fermo come in altri comuni, esistono già edifici completamente autonomi, dove tutti i servizi sono alimentati da energia solare. Sarebbe di estremo interesse, sapere se tale esempio è realmente ripetibile ed adottabile in tutti gli edifici. D’altronde la ricerca, nel Mondo, ha proprio il fine, in tutti i campi, di far superare i limiti attuali, proiettando l’uomo nel futuro. È necessario spingersi nella ricerca di nuove fonti di energia, per far fronte, a fine decennio, ad un mercato mondiale che permanendo la globalizzazione senza regola di reciprocità, sarà, in gran parte, occupato dalla sola Cina.

Ubaldo Renzi