Ascoli, droga al giardino Colucci. Scatta il blitz della Finanza

In stato di fermo uno spacciatore pizzicato con 35,5 grammi di marijuana

La droga sequestrata dalla Guardia di Finanza

La droga sequestrata dalla Guardia di Finanza

Ascoli, 15 febbraio 2019 - «Non è passato inosservato l’allarme lanciato con un articolo stampa il 10 febbraio 2019 da un locale quotidiano, attraverso il quale venivano segnalate situazioni di degrado all’interno del centrale Giardino Colucci».

Lo scrive in una nota il comando provinciale della Guardia di Finanza in riferimento ad un servizio uscito proprio sulle pagine del Carlino nei giorni scorsi, attraverso il quale si segnalava la presenza di alcuni soggetti intenti a consumare sostanze stupefacenti in pieno giorno e sotto gli occhi esterrefatti dei residenti, gli stessi che hanno contattato la nostra redazione inviandoci il materiale fotografico relativo a quella circostanza, decisamente poco edificante.

Ed è proprio a partire dalle segnalazioni che abbiamo raccolto che la Finanza ha deciso di accendere i riflettori su quella zona, dove peraltro già in precedenza erano stati acquisiti alcuni elementi 'indiziari'. È così che l'altro ieri le Fiamme Gialle, dopo mirate attività di perlustrazione, osservazione e pedinamento nel circondario del giardino, sono arrivati ad incastrare un trentenne di nazionalità nigeriana, trovato in possesso di involucri contenenti, in totale, 35,5 grammi di marijuana. L'uomo è stato immediatamente messo in stato di fermo e la droga è stata posta sotto sequestro.

Soddisfazione per l’operazione è stata espressa dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli, il colonnello Michele Iadarola: «A giocare un ruolo chiave – ha detto - è stata sicuramente la sinergia tra la cittadinanza, che ha lanciato l'allarme, la stampa, che l'ha raccolto, e noi, che abbiamo agito di conseguenza. L'operazione è stata condotta in un contesto vessato dalla presenza di soggetti tossicodipendenti che ne hanno fatto punto di ritrovo con potenziali pericolosità a danno degli anziani, delle donne e dei bambini. Un luogo che continua a creare allarme sociale nei confronti delle fasce deboli frequentatrici del parco. L'intervento di ieri, comunque, è solo il primo passo. Siamo partiti dal basso, dalla fase dell'assunzione per identificare il piccolo spacciatore, ma adesso l'obiettivo è quello di risalire la catena di distribuzione per bloccare, di fatto, il fenomeno dello spaccio».

L’attenzione della Guardia di Finanza verso il parco sarà assicurata anche in futuro, attraverso una presenza di militari impegnati nelle attività del 'Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti', un piano che si pone l’obiettivo di rendere più capillare sul territorio l’azione del Corpo e di prevenire e contrastare i traffici illeciti mediante pattuglie automontate, impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.