Ascoli, disoccupati e grandi scommettitori. I piceni affondano nel gioco

Senza lavoro e patiti dell’azzardo: i dati sono clamorosi

Le famigerate 'macchinette' in una foto di repertorio (Newspress)

Le famigerate 'macchinette' in una foto di repertorio (Newspress)

Ascoli, 14 giugno 2018 - A guardare la mappa che mette in relazione il tasso di disoccupazione e la quantità di denaro scommesso in provincia, il dato che emerge per il Piceno è sconvolgente. Dall’analisi del Sole24Ore, infatti, si vede in modo chiaro come nel nostro territorio, che deve fare i conti con un gran numero di persone senza un’occupazione, la percentuale di quelli che non lavorano e provano a risolvere i loro problemi scommettendo e giocando è incredibilmente alta.

Nella sua analisi, Infodata ha incrociato i dati dell’Agenzia delle dogane e monopoli sulla raccolta pro capite su base provinciale (quindi i soldi che sono stati puntati in tutte le tipologie di gioco, compresi quelli vinti e di nuovo scommessi) con il tasso di disoccupazione, fornito dall’Istat per l’anno 2017: la nostra provincia è una delle tredici in Italia a far registrare una disoccupazione e una raccolta per il gioco d’azzardo superiori alla media nazionale.

Siamo l’unica provincia delle Marche a rientrare in questa categoria e una delle quattro tra centro e nord Italia: siamo insieme ad Alessandria, Massa Carrara e Pistoia. Le altre sono tutte del sud: L’Aquila, Pescara, Chieti, Frosinone, Latina, Caserta, Napoli, Salerno e Barletta-Andria-Trani. I dati di partenza a livello nazionale sono due: l’11,21% di disoccupazione nel 2017 e i 614,39 euro di raccolta pro capite per il gioco d’azzardo nel primo semestre dello stesso anno.

Nel nostro territorio le differenze maggiori sono sul tasso di disoccupazione, perché la raccolta è di poco superiore al dato italiano: 624 euro, ma con il 14,49% di persone senza un lavoro. A Fermo si gioca di più (743 euro) ma la disoccupazione è all’8,66%, mentre a Pesaro si scommette molto meno (556 euro) a fronte dell’8,93% di senza lavoro. In mezzo ci sono Ancona e Macerata, rispettivamente con 541 euro di raccolta e il 12,4% di disoccupazione, e 701 euro di scommesse pro capite e l’8% di persone senza un impiego.

Purtroppo il Piceno, in questa speciale classifica, spicca per il suo alto tasso di disoccupazione: delle tredici province dove chi non ha lavoro gioca di più, la nostra è settima per percentuale di inoccupati. Davanti a noi solo Massa Carrara con il 16%, Frosinone con il 18%, Caserta con il 22%, Napoli con il 24%, Salerno con il 16% e Barletta-Andria-Trani con il 17%.