Gli scenari per l’A14: "Serve l’arretramento, con le nuove tecnologia non sarà impattante"

Il comitato presieduto da Giovanni Stracci: "Una terza corsia significherebbe rendere più fragile un territorio già critico e aggiungere più inquinamento. Ecco la soluzione migliore".

Gli scenari per l’A14: "Serve l’arretramento, con le nuove tecnologia non sarà impattante"

Gli scenari per l’A14: "Serve l’arretramento, con le nuove tecnologia non sarà impattante"

"Abbiamo una visione chiara e lungimirante, dobbiamo solo essere ascoltati e rendere realtà immediata i lavori di arretramento dell’A14 e della ferrovia, per il bene del nostro Paese. Dobbiamo riequilibrare la dorsale Adriatica, che è ferma, a quella Tirrenica che invece corre". E’ l’appello al Governo, ai politici locali e nazionali, all’Anas, alle Ferrovie dello Stato e alla società Autostrade per l’Italia, lanciato ieri a Grottammare, dal comitato civico per l’innovazione delle infrastrutture della logistica e del turismo ’Arretramento.it’ presieduto da Giovanni Stracci.

"Siamo rimasti fermi da 40 anni ai giorni nostri – afferma Stracci – Il nostro progetto di arretrare l’autostrada a circa 2 chilometri dalla costa ha un senso preciso, i soldi ci sono e le tecnologie anche. L’A14 tratto Marche sud è l’arteria principale dell’Italia che interconnette nord e sud. E’ un costante afflusso transitorio di lavoratori, famiglie, turisti e merci su gomma. Paghiamo un biglietto per un servizio che diventa una roulette russa, ci ritroviamo a domandarci se questa volta toccherà a uno di noi".

I numeri sono agghiaccianti, 11 morti in meno di tre anni, ma il problema non è solo questo, tanto che il comitato Arretramento.it ritiene irrazionale e insostenibile la richiesta di una terza corsia in sede, poiché aggiunge una forzatura antropica sull’impatto che questa area già ha. "In 450 metri in linea d’area abbiamo il lungomare, la ferrovia, la statale Adriatica e l’autostrada – aggiunge Nazzareno Straccia –. Una terza corsia dell’autostrada significherebbe rendere più fragile un territorio già critico e aggiungere più inquinamento. La nostra idea è arretrare e scavare con le moderne tecnologie in modo da realizzare un lavoro a impatto zero per il territorio. Le gallerie sono state viste sempre come un elemento troppo costoso però adesso si po’ sfruttare la geotermia che potrebbe trasformare la struttura di un tunnel in risorsa". Secondo Leo Bollettini è indispensabile rimettere in equilibrio la dorsale Adriatica con quella Tirrenica per evitare uno sbilanciamento del traffico che, alla fine, andrebbe a penalizzare anche l’altra sponda della penisola. Roberto Galanti in rappresentanza degli autotrasportatori è intervenuto in videoconferenza affermando che chi trasporta merci ha bisogno di arrivare a destinazione nei tempi previsti. "Auspichiamo che sia fatto un esame obiettivo da parte della politica, poiché quando partiamo non sappiamo quando arriviamo, se arriviamo e se torneremo indietro nelle nostre famiglie. Paghiamo molto per avere un disservizio. La Regione si deve fare carico di trovare una soluzione a questi problemi. Abbiamo avuto contatti con l’assessore regionale Baldelli ed abbiamo detto che la costa è franosa e non può sostenere altri scavi. Noi siamo per l’arretramento". Infine l’appello del presidente Giovanni Stracci: "Non vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti le Marche del sud come ci sono state lasciate dai nostri genitori".

Marcello Iezzi