Guerra, Covid e materie prime Ma nel Piceno 21 imprese in più

Nel confronto tra aperture e cessazioni diffuso dalla Camera di Commercio delle Marche ci sono timidi accenni di ripresa, il presidente Sabatini: "Segnali positivi da costruzioni e turismo"

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Archiviati i primi sei mesi dell’anno, è già tempo di tracciare un bilancio su questo 2022 focalizzando l’attenzione sul secondo trimestre dal punto di vista della demografia d’impresa. Alla luce delle ben note difficoltà legate alle attuali tensioni geopolitiche, agli strascichi dell’emergenza sanitaria, al reperimento delle materie prime e al vertiginoso aumento dei costi dell’energie e dei materiali, dal verdetto emerso dai dati prodotti da Unioncamere e Infocamere sulla base dei registri delle imprese, poi rielaborati dall’ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio delle Marche, era difficile immaginare uno stato dell’arte florido e in netta ascesa. Una crescita c’è stata, ma è di sole 20 unità nel confronto tra le 162.352 imprese attualmente registrate e quelle attestate nell’ultima rilevazione, mentre il dato relativo alle imprese attive a tutti gli effetti si attesta sulle 143.615 unità.

Sono 1.812 le nuove iscrizioni effettuate su scala regionale, a fronte di 1.792 cessazioni. Scendendo nel dettaglio, a condizionare negativamente il bilancio marchigiano è il dato della provincia di Pesaro e Urbino, alle prese con un preoccupante -180 nel trimestre, mentre Ascoli registra un timido +21 frutto di 24.236 imprese registrate, 264 nuove iscrizioni e 243 cessazioni, con un incremento pari allo 0,09%. A proposito di tipologia di impresa, invece, al 30 giugno 2022 il tessuto imprenditoriale marchigiano si compone di 86.345 imprese individuali - il 53,2% di quelle complessive - e di 43.732 società di capitale (26,9%), mentre le società di persone sono 28.431, pari al 17,5% del totale, con altre forme giuridiche attestate al 2,4%. Scendendo più nel dettaglio, il bilancio premia le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con 87 unità in più e un totale di 11.420 imprese registrate a fine trimestre; saldo positivo anche per le costruzioni (+81, con 21.502 imprese registrate), mentre risultano in calo agricoltura, silvicoltura e pesca (-75; 24.494), commercio (-62; 35.888) e trasporto e magazzinaggio (-17; 3.893).

"I dati mostrano una situazione non brillante, ma di tenuta – commenta il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini –. Le costruzioni, come prevedibile, e il settore turistico, a ridosso della ripresa della stagione estiva, risultano essere i comparti in cui si registra la maggiore crescita. Come Camera Marche, insieme alla Regione, le associazioni di categoria e Svem stiamo lavorando per sostenere le imprese, promuovendo incontri per illustrare le misure messe a disposizione delle Pmi e raccogliere le istanze che provengono da operatori economici e professionisti".

Federico Ameli