Il 2023 sarà l’anno del turismo di ritorno. Rilanciare l’immagine dell’Italia e delle Marche attraendo turismo e investimenti, così da favorire export, incontri commerciali e creare collaborazioni stabili con i nostri connazionali all’estero è il fine perseguito dal progetto di Rete Destinazione Sud che partirà proprio da Ascoli. "Il famoso giornale tedesco Der Spigel ha inserito le Marche in un suo articolo parlando di quattro zone dell’Italia che nessuno conosce e che vale la pena visitare – ha commentato Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche –. Quando ci è stato presentato questo progetto abbiamo ritenuto importante sensibilizzare i nostri territori con sindaci, rappresentanti di categoria e imprese. Vogliamo ripartire da chi ha lasciato la terra marchigiana per andare a costruire qualcosa all’estero e che oggi può diventare un punto di riferimento informativo per far conoscere, promuovere e magari favorire l’export dei prodotti di qualità che abbiamo qui nella provincia di Ascoli. Mercoledì incontrerò alcuni esponenti a Roma per far sì che il Ministro Garavaglia possa lanciare il 2023 come anno del turismo di ritorno". L’obiettivo è quello di dare vita ad un Expo internazionale dell’italianità. "Parliamo di un evento diffuso in tutti i territori della penisola – ha sostenuto Michelangelo Lurgi, presidente di Rete Destinazione Sud –. Ogni regione e ogni comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre le proprie eccellenze culturali, produttive, enogastronomiche e turistiche. Punteremo sulla creazione di una piattaforma per collegare gli italiani all’estero e presentare loro l’offerta produttiva dei loro luoghi d’origine. Il 23 giugno, giornata degli italiani nel mondo, sono calendarizzate iniziative in contemporanea in oltre 600 comuni italiani aderenti. Questo in attesa della messa a punto di progetti trasversali sul fronte di internazionalizzazione, formazione, agroalimentare, comunicazione".
Prezioso il supporto offerto da regione, Università Politecnica delle Marche e Bim Tronto. "Vogliamo sviluppare un discorso di rete – ha aggiunto il sindaco Marco Fioravanti –. Il turismo di ritorno porta un valore aggiunto. Chi si sposta all’estero apprezza i luoghi da dove viene. La grande sfida è lavorare sulla sinergia e sui segmenti dando la motivazione per venire nel Piceno". Tra i comuni aderenti, oltre ad Ascoli, ci sono Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Amandola, Carassai, Comunanza.
Massimiliano Mariotti