"I nostri prodotti nei mercati esteri"

Ecco l’Accademia delle imprese europea: "Il primo appuntamento sarà l’Euroflora"

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"E’ il momento di far conoscere i prodotti della nostra terra e del tessuto industriale artigianale all’estero" affermano i direttori e i responsabili della Regione Marche dell’Accademia delle imprese europea. Sono Anna Amici consulente progettuale di Grottammare, titolare di una ditta organizzatrice di eventi, Alessandra Bruni, titolare di una boutique a San Benedetto, Giancarlo Pasqualini, commercialista di San Benedetto. Anna Amici mette a disposizione le sue competenze per tutte le aziende che intendono promuoversi nel mercato estero. "L’Accademia svilupperà manifestazioni e fiere per portare le aziende italiane a vendere nei mercati esteri – afferma Anna Amici – Abbiamo il compito di dare grandi opportunità alle aziende, svolgere la consulenza per rispondere ai bandi nazionali e regionali per il rimborso delle spese sostenute per l’internalizzazione. Tra i primi eventi in calendario, cui l’Accademia prenderà parte, c’è l’Euroflora, in programma a Genova, Parchi di Nervi, dal 23 aprile all’8 maggio. Saremo fianco a fianco con aziende provenienti da tutto il mondo". Alessandra Bruni è consulente d’immagine e stilista, presidente provinciale in Confcommercio e referente regionale per il wedding e gli eventi. Nota per aver rappresentato tutte le imprese della filiera al fine di far ripartire l’economia dei vari settori e di incentrare l’attenzione sulla rivalutazione del territorio e del made in Italy. "Con grande orgoglio ho accettato la nomina di direttore regionale dell’Accademia delle Imprese Europea insieme ai colleghi Anna Amici e Giancarlo Pasqualini. Sono certa che insieme faremo un ottimo lavoro". L’Accademia delle Imprese Europea è una libera associazione di fatto, senza scopo di lucro, presente in ambito nazionale ed internazionale con l’obiettivo di spingere il confronto fra produttori, istituzioni e consumatori per recuperare il senso di protezione della varietà territoriale locale. Tutto questo partendo da prodotti, cibo, per far emergere quelli che sono gli elementi di forza e anche di criticità del territorio e di chi nel territorio lavora. "Mettersi insieme consente di coniugare i vantaggi strutturali delle piccole realtà con le organizzazioni di grandi dimensioni in termini di economie di scala, di ricerca, di sviluppo, e soprattutto di risorse umane – afferma Giancarlo Pasqualini – Senza dimenticarci che lo scambio porta con sé anche il recupero delle tradizioni, della nostra cultura, abbiamo più che mai bisogno di ritrovare il senso di appartenenza ai nostri luoghi". Marcello Iezzi