Il festival di primavera per Silvia Di Pietro

Si parte stasera alle 21.15, nella chiesa di Sant’Agostino, con la ‘Deutsche messe’. Poi venerdì e il 25 maggio

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E’ dedicato a Silvia Di Pietro, la figlia del presidente dell’associazione ‘Coro Ventidio Basso’ Pietro Di Pietro prematuramente scomparsa a fine aprile, il primo ‘Festival di primavera’ in programma in città, a cominciare da oggi, con tre appuntamenti musicali. Organizzata dall’associazione ‘Coro Ventidio Basso’ in collaborazione con il Comune, la rassegna è nata per ricominciare in musica dopo due anni di pandemia. "Il Festival – dice l’assessore Donatella Ferretti – nasce da un’idea del Coro Ventidio Basso pensata proprio per la primavera intesa come riapertura e ritorno alle attività e alle proposte culturali e musicali. Lo dedichiamo a Silvia, figlia di Pietro Di Pietro. Da sua iniziativa, diventa anche un tributo del coro al presidente. E’ l’occasione per essere vicini a lui in questo momento drammatico e riconoscergli una storia, un impegno, ma anche una generosità umana nel donarsi completamente, non solo al coro, ma anche alla vita cittadina". Il primo momento è previsto stasera, alle 21.15, nella chiesa di Sant’Agostino, con la ‘Deutsche messe’ (Messa tedesca) D 872 di Schubert, per coro, organo e ottoni. Si proseguirà venerdì, sempre alle 21.15, ma al teatro dei Filarmonici, con il ‘Romancero gitano’ di Mario Castel Nuovo Tedesco, su poesie di Garcia Lorca, per coro, solisti e chitarra classica. Infine, l’ultimo appuntamento sarà di scena il 25 maggio, alle 21.15, al foyer del teatro Ventidio Basso, con l’esibizione di alcuni solisti del coro in una soirèe dedicata alla musica lirica e non solo. Tutti i concerti saranno diretti dal maestro del coro Ventidio Basso, Giovanni Farina.

"Ho cercato dei brani – spiega Farina – che fossero fortemente legati alla parola popolo nel senso alto del termine. Il primo è una Messa che Schubert ha scritto per il popolo con soli 13 fiati e quindi non ci sono archi all’interno. Domani sera (stasera ndr) si potrà ascoltare la versione che ho scritto io per organo e quartetto di ottoni. Ho trovato dei documenti storici in cui si diceva che questa Messa veniva spesso eseguita con formazioni di ottoni. Il secondo è un testo noto che racconta la vita popolare, semplice, quotidiana. La particolarità sta che il coro è accompagnato dalla chitarra che ha quasi la funzione di orchestra. Il solista è il maestro Claudio Marcotulli. Nell’ultimo appuntamento i solisti del coro eseguono dei brani lirici". "Non possiamo che ringraziare Pietro di Pietro – dice il vice presidente del Coro Ventidio Basso, Alessio De Vecchis –. A lui siamo particolarmente vicini in questo momento di personale dolore per la prematura perdita dell’amata figlia Silvia, a cui il festival viene dedicato". I concerti sono a ingresso libero. Prenotazione obbligatoria per quelli del 20 e 25 maggio all’indirizzo e-mail coroventidiobasso@hotmail.com.

Lorenza Cappelli