GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Il processo da rifare. Wick, le motivazioni contro l’assoluzione:: "Prove utilizzabili"

Morti sospete alla Rsa di Offida, continua la battaglia legale. A giudicarlo sarà ora la Corte d’Assise d’Appello di Perugia. .

Morti sospete alla Rsa di Offida, continua la battaglia legale. A giudicarlo sarà ora la Corte d’Assise d’Appello di Perugia. .

Morti sospete alla Rsa di Offida, continua la battaglia legale. A giudicarlo sarà ora la Corte d’Assise d’Appello di Perugia. .

"Il giudice del rinvio procederà all’integrale rivalutazione del compendio probatorio, utilizzando tutti gli atti erroneamente ritenuti inutilizzabili nella sentenza impugnata (prelievi ematici, analisi tossicologiche di laboratorio, consulenze tecniche medico legali acquisite con il consenso delle parti e perizie medico legali espletate in sede di incidente probatorio e di dibattimento) nonché attenendosi ai principi di diritto di volta in volta enunciati nella presente decisione e agli standard motivazionali consono alla tipologia della sentenza che verrà emessa all’esito del giudizio, emendata anche dai plurimi travisamenti probatori rilevati e censurati in questa sede". E’ il passo finale delle motivazioni della decisione presa il 3 ottobre 2024 dalla prima sezione penale della Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza assolutoria della Corte d’Assise d’Appello di Ancona e stabilito che Leopoldo Wick dovrà essere di nuovo processato per le morti sospette alla Rsa di Offida. A giudicarlo sarà ora la Corte d’Assise d’Appello di Perugia.

Wick era stato condannato all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Macerata e assolto poi nel processo d’Appello ad Ancona dove i giudici avevano espresso pesanti critiche alla condotta della Procura di Ascoli riguardo al presunto mancato rispetto delle garanzie di difesa dell’imputato in diversi momenti dell’inchiesta quando avrebbe avuto diritto di essere avvisato di determinati accertamenti (prelievi e analisi), al fine di nominare propri consulenti. Ai giudici maceratesi era stato rimproverato di non aver tenuto conto di ciò, condannando Wick alla massima pena. Ritenendo invece inutilizzabili gran parte delle prove (ritenendo la circostanza "non sanabile, né recuperabile"), i giudici di secondo grado hanno invece assolto l’infermiere ascolano, non valutando sufficienti gli altri elementi in mano all’accusa per una condanna dell’imputato. Nell’accogliere il ricorso della Procura generale della Corte di Cassazione, i giudici con l’ermellino hanno osservato che "la Corte d’Assise d’Appello di Ancona, nel ritenere inutilizzabili i prelievi ematici effettuati post mortem dai medici necroscopi, poiché non accompagnati dalle garanzie difensive in presenza di un ‘sostanziale’ indagato, è incorsa in un palese errore di diritto, ‘arretrando’ indebitamente la soglia della irripetibilità ex art 360 del codice di procedura penale all’attività di prelievo". Per i giudici con l’ermellino "non rileva, ai fini dell’utilizzabilità dei prelievi ematici in questione, che Wick fosse, all’epoca, iscritto o meno nel registro degli indagati".

Peppe Ercoli