Imposte non pagate . Giro di vite sui furbetti

Imu, Tari e Tasi dal 2011 al 2017: mancano ben 21 milioni di euro. Il Comune, ora, avvierà un iter per recuperare quanto non incassato.

Imposte non pagate . Giro di vite sui furbetti

Imposte non pagate . Giro di vite sui furbetti

Imposte comunali, è stretta sui debitori: il comune sta per avviare un progetto per la verifica dello stato di solvibilità di chi ancora deve delle somme all’ente. A breve gli uffici comunali approveranno una determina con cui daranno il via ad un’iniziativa per incamerare circa 21 milioni di tributi non incassati in oltre 10 anni. Del progetto si è parlato durante la commissione bilancio, ieri sera. Si tratta, nello specifico, di una verifica sulle partite tributarie relative alla Tari, Tasi e Imu dal 2011 al 2017, per le quali sono già state fatte ingiunzioni di pagamento e altre misure cautelari. Un vero e proprio scrigno da 21 milioni, che rappresentano circa il 20% di quanto avrebbe dovuto riscuotere l’ente. Alcune cartelle verranno girate ad Equitalia, mentre su altre verranno fatte delle verifiche sullo stato di solvibilità, per capire, appunto, se ci siano beni ‘aggredibili’. Insomma, il proverbiale giro di vite su chi non ha versato annose debenze. In commissione invece non sono state ancora esplicitate le modalità con cui verrà speso il tesoretto proveniente dall’avanzo 2023. Un avanzo che vale 6.017.814,49 euro, e che è stato influenzato, per la maggior parte, dallo svincolo di fondi accantonati. Più precisamente dal Fondo Garanzia Debiti Commerciali, da cui è stato liberato l’accantonamento degli anni precedenti pari a 1.630.920,24 euro, grazie alle azioni implementate dall’area risorse che hanno consentito il ripristino del corretto indicatore di tempestività dei pagamenti. Poi dal Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità è stato liberato l’accantonamento degli anni precedenti pari a 3.495.314,45 euro grazie alla riduzione del grado di inesigibilità dei crediti. Il resto, che è pari a 891.579,80 euro, si determina grazie al concorso tra economie di spesa, maggiori entrate e una buona giacenza di cassa finale. In parte, comunque, l’avanzo verrà utilizzato per finanziare il cartellone estivo, e in parte per finanziare opere pubbliche prioritarie. Si è parlato, ad esempio, della vasca esterna alla piscina comunale, del Palazzetto dello Sport. Ma sono tante le voci onerose, dal lungomare al Ballarin, che però ha beneficiato dello stanziamento Pnrr intercettato da Piunti. Il Pd ha già proposto di utilizzare parte dei 6 milioni per rifare le strade cittadine più dissestate, soprattutto nei quartieri nord, come via San Martino, via Ferri e via Calatafimi. Andrea Traini si è concentrato sull’aumento, ascritto nella spesa corrente e pari al 10%, relativo all’acquisto di beni e servizi: circa 3 milioni di euro, dato che si passa da 32 milioni a quasi 36. L’assessore Pellei ha spiegato che diversi aumenti sono dovuti all’adeguamento Istat, pari all’11,5%.

Giuseppe Di Marco