Esce in questi giorni in tutte le librerie e nelle piattaforme online "Pasolini, lottai con le armi della poesia", l’ultima fatica letteraria del fermano Luigi Martellini pubblicata da Ianieri Edizioni. In questo libro di 373 pagine l’autore ricostruisce tutta l’opera di Pier Paolo Pasolini - poesia, narrativa, saggistica, cinema, teatro, giornalismo, scritti vari – con rigore metodologico, con impegno analitico, inquadrandola storicamente e culturalmente in un’esauriente biografia letteraria di uno scrittore tra i più discussi del Novecento. Un’originale monografia che, con la sua unicità, permette al lettore, nella puntuale presentazione degli scritti pubblicati in vita e postumi, di comprendere Pasolini, la complessità della sua produzione e di conoscere così la fisionomia completa dell’ultimo intellettuale del secolo scorso. "L’alfa-omega della vita di Pasolini – spiega Martellini – racchiude uno dei periodi più oscuri della nostra recente storia, con le sue illusioni, i falsi miti, le mancate certezze, le atrocità, gli inganni, gli intrighi, la caduta delle ideologie, le nostre miserie umane e morali". Martellini, professore universitario, scrittore e saggista, vive a Fermo. Ha scritto su Petrarca, Monti, Leopardi, d’Annunzio, Ungaretti, Svevo, Cardarelli, Pavese, Calvino, Tecchi, la Poesia delle Marche, più volte su Pasolini, fino al Ritratto di Pasolini (Laterza, tradotto in spagnolo dall’Università di Valencia). Ha curato libri di e su Malaparte per Mursia, Mondadori, Leonardo, Edizioni Scientifiche Italiane, le Opere nei "Meridiani". Quattro i volumi di saggi: Modelli, strutture, simboli; Nel labirinto delle scritture; Novecento segreto; Altri labirinti. Ha collaborato ad opere di letteratura italiana, alla terza pagina de "L’Osservatore Romano", "La Rassegna della letteratura italiana", "OttoNovecento" e con riviste francesi, austriache e spagnole. Per quanto riguarda la poesia le sue opere sono Quasar, Infiniti sassi, Mistificato enigma, Poseidonis, Eídola, Journal 1998, La fiaba impossibile, La finzione il nulla, Libellus.
Fabio Castori