Incidente oggi in A14 tra due camion e un pullman: un morto. “Ancora una volta questo tratto autostradale è teatro di sofferenza e paura”

Schianto nel territorio di Cupra Marittima (Ascoli), la Cna di Fermo: “Realizzare la terza corsia, i costi in termini di vite umane sono incalcolabili e questo territorio non può più permetterselo”

Cupra Marittima (Ascoli), 4 aprile 2024 - "Ancora una volta il tratto autostradale del sud delle Marche è teatro di morte, sofferenza, disperazione e paura", sono le parole di Emiliano Tomassini e Andrea Caranfa, presidente e direttore della Cna di Fermo dopo l'incidente avvenuto questa mattina in A14 in cui ha perso la vita il conducente di un pullman e undici persone sono rimaste ferite.

Incidente in A14, scontro tra due camion e un pullman: un morto. Vigili del fuoco al lavoro
Incidente in A14, scontro tra due camion e un pullman: un morto. Vigili del fuoco al lavoro

Coinvolti nello schianto, nel tratto autostradale di Cupra Marittima, anche due camion. Un tratto autostradale maledetto in cui si sono verificati diversi incidenti mortali negli ultimi anni. "Siamo vicini alle persone coinvolte nell’incidente ed esprimiamo il nostro cordoglio per il decesso avvenuto. Come Cna - spiegano - abbiamo sempre sostenuto che la soluzione più fattibile per l’alleggerimento, non certo la risoluzione, delle criticità sull’autostrada che attraversa il Fermano sarebbe stata la realizzazione della terzia corsia. Un’opera strategica, che a conti fatti non sarà terminata prima di almeno 20 anni, dai costi che sappiamo essere ingenti". "Ma ribadiamo anche oggi - aggiungono - che i costi in termini di vite umane sono incalcolabili e questo territorio non può più permetterselo. Se queste devono essere giustamente le ore della riflessione e del cordoglio, non possiamo tuttavia tacere di fronte a questi scenari apocalittici che purtroppo sono ormai la regola per la nostra autostrada". "Di fronte alle chiare difficoltà della manifattura dovute a cause di lungo corso e contingenze decisamente sfavorevoli - dicono Tomassini e Caranfa -, da tempo si sta cercando di indirizzare il futuro dell’economia verso una vocazione turistica, legata ai servizi, all’accoglienza e alla ricettività. La tragica situazione infrastrutturale dell’autostrada ci sta costringendo ad ipotecare questo futuro, la sopravvivenza del tessuto economico e imprenditoriale del Fermano". "Tragedie come quella di oggi- concludono dalla Cna - hanno conseguenze gravissime, oltre che per chi vi si trova coinvolto direttamente, anche per il turismo delle nostre zone, per chi fa impresa o vorrebbe farla, per chi sulle corsie autostradali fa viaggiare le merci, le persone, le vite. Le imprese si uniscono agli amministratori locali e chiedono di capire, di sapere a che punto sono questi infiniti lavori, questo continuo valzer di deviazioni, aperture e chiusure dei tratti interessati; perché ancora non ci sono notizie almeno sulla riapertura della carreggiata a due corsie; perché la Società Autostrade ancora non mette nero su bianco le buone intenzioni, un passaggio più che fondamentale per far arrivare le risorse necessarie a partire con la terza corsia. A queste condizioni ci aspettiamo, alle porte della bella stagione, un’altra galleria chiusa, che va a strozzare ancora di più il territorio e che ci chiude, oltre al traffico, anche il futuro”.