REDAZIONE ASCOLI

Ascoli, incidente al pub: braccio distrutto

Esplosione del fusto della birra: ferito il titolare

Una sala operatoria (foto archivio)

Ascoli, 5 maggio 2018 - Ci sono volute dodici ore di sala operatoria spalmate su due giorni per ricostruire il braccio sinistro di un ascolano vittima di un brutto infortunio sul lavoro, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. L’uomo, il titolare 36enne di un noto pub del centro, stava attaccando la spinatrice ad un fusto di birra quando improvvisamente il contenitore in alluminio è esploso. Devastante l’impatto che la deflagrazione ha avuto sul suo braccio, il sinistro che lo sorreggeva, che ha riportato la rottura dell’omero, del radio e del polso. Sembra infatti che l’uomo, per procedere il più velocemente possibile alla sostituzione del fusto così da ridurre l’attesa per i clienti presenti, abbia sbagliato qualche passaggio nell’attaccare il recipiente alla spinatrice. Casi del genere, del resto, non è la prima volta che si verificano. Sono piuttosto frequenti e talvolta, a provocare lo scoppio, può essere anche il cattivo funzionamento di una delle valvole che regola il gas presente nella bombola, necessario a creare la spinta in superficie della birra. In questo caso le cause precise non si conoscono, ma hanno avuto purtroppo conseguenze abbastanza gravi per il 36enne ascolano.

A sottoporlo al lungo e complesso intervento chirurgico è stata l’equipe dell’unità operativa complessiva di ortopedia e traumatologia dell’ospedale ‘Mazzoni’. La prima operazione è stata eseguita dal dottor Alessio Ciuffoletti e dal primario Concetto Battiato, con quest’ultimo che ha provveduto alla ricostruzione del nervo radiale dell’arto che, a causa della violenta esplosione, si era strappato. La seconda operazione, invece, è stata eseguita dai chirurghi Marcella Rizzo e Dante Battista che hanno effettuato la ricostruzione dell’avambraccio. Insomma, un intervento molto complicato conclusosi solo ieri dopo praticamente due giorni di sala operatoria per il povero ascolano protagonista di questo bruttissimo incidente. Pronta e preparata come sempre si è dimostrata l’equipe del reparto di ortopedia del nosocomio ascolano che, nonostante i turni massacranti di lavoro vista la carenza di personale ed il numero elevato di traumatizzati che confluiscono quasi giornalmente al ‘Mazzoni’, continua ad offrire un servizio di grande qualità a chi è costretto a ricorrere alle loro cure.

l. c.