"Innovazione e altri investimenti anti crisi"

L’appello della Cna: "Servono più aiuti. Il tessuto imprenditoriale del Piceno è composto da piccole realtà che vanno sostenute"

Migration

Alla vigilia delle settimane più calde dell’anno sul fronte degli acquisti, la sensibile contrazione delle spese, in particolare del comparto alimentare, è un aspetto che di certo non può non destare preoccupazione agli occhi della Cna di Ascoli, che sulla base dell’esperienza diretta dei propri imprenditori sottolinea la necessità di azioni tempestive da parte delle istituzioni per consentire agli imprenditori del Piceno di lasciarsi alle spalle un biennio da dimenticare. Partendo dalle criticità del presente, un primo intervento da mettere in campo riguarda l’erogazione di incentivi per l’installazione di impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili e la creazione di comunità energetiche rinnovabili. Come evidenziato dall’associazione, l’obiettivo è procedere verso un graduale ritorno alla normalità per tutte le piccole realtà economiche del territorio che, al netto delle difficoltà, dimostrano di non voler arrendersi all’avanzata del caro vita. Una conferma in questo senso arriva dall’Osservatorio Trend Marche, che tra aprile e giugno registra un aumento dei ricavi delle piccole e micro imprese dell’8,5% rispetto al trimestre precedente. Cresce anche il numero complessivo di occupati nelle Marche, che sale a oltre 639.500 unità superando dell’1,4% il dato del 2019.

Per quanto riguarda le dinamiche occupazionali del territorio, nonostante il drastico calo del numero di marchigiani in cerca di lavoro, le ultime rilevazioni confermano un’evidente criticità in termini di manodopera specializzata, una necessità che negli ultimi mesi la Cna di Ascoli Piceno ha già manifestato a più riprese. Un ulteriore dato fotografa al meglio il momento decisamente complesso vissuto dal mercato del lavoro anche dal punto di vista dell’andamento demografico. Dal secondo trimestre del 2021 al medesimo periodo del 2022, il Paese ha assistito a un calo del 2,1% in termini di popolazione nella fascia compresa tra 0 e 14 anni, in una tendenza al ribasso che mette evidentemente a repentaglio il futuro dell’imprenditoria locale.

"Viviamo in un Paese che sta invecchiando, di pari passo con le prospettive di sviluppo delle nostre aziende – sottolinea Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli –. Il tessuto imprenditoriale del Piceno non rinuncia a lanciare segnali importanti in termini di occupazione e ripresa, ma è indispensabile che il Governo sostenga concretamente chi, nonostante tutto, intende continuare a investire creando sviluppo e nuovi posti di lavoro".

"Apprezziamo i primi provvedimenti varati dal Governo Meloni – conferma Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli – ma per assicurare la dovuta stabilità a imprenditori e famiglie c’è bisogno di ulteriori misure e investimenti in chiave innovativa. Il tessuto imprenditoriale del Piceno è composto da piccole e piccolissime realtà imprenditoriali che meritano essere poste nelle migliori condizioni per continuare a rappresentare un’eccellenza del territorio".