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Anche a scuola non vanno sottovalutati: ecco cosa dovrebbe fare un bravo insegnante per i suoi alunni

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In un mondo dove tutto è automatizzato e ogni cosa ha l’impronta della tecnologia, emerge come necessità, soprattutto per gli adolescenti, riscoprire i rapporti umani. La scuola è un ambito privilegiato per vivere questa scoperta affascinante ed entusiasmante. Nella nostra società si avverte la mancanza dell’autenticità che sottende le relazioni tra le persone perché ogni cosa sa già di futuro e futuro vuol dire avanzamento tecnologico dove l’aspetto umano viene spesso scalzato.Infatti i ragazzi si rendono conto di aver bisogno di "quel calore" che molte volte viene messo da parte per dare spazio a ciò che sembrerebbe più importante. A scuola si sente la necessità di vivere le lezioni non solo in funzione del voto ma creando un legame con i docenti che induca i discenti ad appassionarsi alla materia trattata. Questo dovrebbe succedere nel rapporto tra insegnante e allievo. Alcuni dirigenti hanno proposto un questionario agli alunni per scoprire se il loro apprendimento sia migliore in un ambiente ottimale per la crescita, non solo a livello scolastico ma anche formativo, cioè dove lo scopo sia formare persone pronte a rapportarsi, nella vita quotidiana, con le varie situazioni. Dal questionario è emerso che gli alunni preferiscono un apprendimento in cui si favorisce il dialogo e lo sviluppo delle proprie emozioni. Il miglior modo di apprendere, infatti, parte e si sviluppa da un buon rapporto con il proprio insegnante che, da parte sua, deve avere empatia e costanza nell’aiutare ogni studente che, a volte, necessita di un proprio tempo e modo per apprendere. Insegnare è un mestiere delicato che non solo si misura con i titoli di studio ma anche con la capacità di farsi capire ed entrare nell’animo di chi dovrebbe imparare. Un buon insegnante dovrebbe spiegare la materia con un linguaggio comprensibile e, attraverso la sua autorevolezza, comunicare la passione e il desiderio di studiare e approfondire anche ciò che potrebbe sembrare meno corrispondente alle attitudini dell’alunno. La sua più grande abilità sta nel riconoscere le potenzialità di ciascun allievo per poterci lavorare in modo da farlo crescere insieme al gruppo classe che così farà sicuramente amicizia e squadra.