La festa dei cento giorni all’esame

Il Covid, la guerra, la crisi: ma i ragazzi non si buttano giù

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Una serie di scherzi nelle scuole del Piceno per festeggiare i cento giorni all’esame. Una consuetudine tradizionale almeno quanto la prova di Maturità stessa. E allora ecco che, vestiti di tute bianche, con i petardi o i carelli del supermercato, ieri i ragazzi delle superiori, da Agraria al liceo classico, dal liceo scientifico agli istituti tecnici, si sono ritrovati in giro per la città.

L’invasione russa dell’Ucraina è solo l’ultimo dei traumi collettivi che i più giovani stanno vivendo: la separazione dai compagni, la paura della malattia con il Covid. Il dramma della distruzione del pianeta e del riscaldamento globale. Ora la guerra, col suo carico di violenza e non senso. E i ragazzi che ancora una volta mostrano la loro voglia di vivere.