Sono sempre più tesi i rapporti tra una parte delle organizzazioni sindacali e i vertici della Regione per quanto riguarda la gestione delle questioni riguardanti il personale del comparto (infermieri, operatori socio sanitari, ausiliari e tecnici) dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. Ast al momento commissariata (come tutte le altre della regione) in attesa della nomina dei direttori, e dunque con tantissime situazioni in stand by. Dopo la denuncia, da parte di Cgil, Cisl, Uil, Ugl salute e Fials, di alcune problematiche riguardanti gli operatori sanitari per le quali chiedono una rapida soluzione, come la proroga dei contratti al personale precario in scadenza il 30 giugno e dunque nel pieno dello svolgimento del Piano ferie, l’attribuzione degli incarichi di funzione rimasti bloccati e il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali, i rappresentanti sindacali Viola Rossi, Giorgio Cipollini, Paolo Sabatini, Benito Rossi e Fausto Menzietti, parlano di "illegittimi" provvedimenti per quanto riguarda la mobilità interna dei lavoratori.
"Sebbene il 12 aprile scorso trasmettevamo all’azienda una nota inerente alcune mobilità interne attuate in dispregio agli accordi sindacali e invitavamo ad interrompere tali iniziative – dicono Cgil, Cisl, Uil, Ugl salute e Fials –, a distanza di quasi un mese ci risulta che nulla è cambiato, e anzi si stia continuando a trasferire personale da un’unità operativa all’altra senza traccia alcuna di atti a supporto delle suddette, quantomeno discutibili, iniziative. Ci permettiamo dunque di ricordare che gli spostamenti di personale in una pubblica amministrazione non devono e non possono, in nessun caso, essere dettati dalla pura discrezionalità della dirigenza, ma rispondere alle reali e motivate necessità organizzative del servizio, nel rispetto di criteri certi e comprovabili. Ci risulta invece che, proprio in questi giorni – continuano – l’ufficio infermieristico stia reiterando tali iniziative con tutte le conseguenze che tali scelte, apparentemente immotivate, comportano". "Alla luce di queste cose – concludono – rinnoviamo l’invito ad interrompere con effetto immediato i trasferimenti del personale del comparto e a intraprendere celermente il confronto, nel merito dei criteri per la mobilità interna del personale. rammentando, altresì, l’urgenza di attivare quanto prima le procedure conseguenti".
Lorenza Cappelli