Dopo il coma l’ultrà della Sambenedettese torna a casa / VIDEO

Rimase ferito a Vicenza durante tafferugli con la polizia

Luca Fanesi, il tifoso della Samb

Luca Fanesi, il tifoso della Samb

San Bendetto (Ascoli), 4 marzo 2018 - Dopo quattro mesi Luca Fanesi, il 44enne rimasto ferito a Vicenza fuori dal Menti dopo la partita, è tornato finalmente a casa, a San Benedetto. E ad accoglierlo ha trovato una sorpresa da parte dei suoi amici, tifosi come lui della Sambenedettese che si sono radunati allo stadio Riviera delle Palme ed hanno acceso fumogeni e intonato cori per dargli il bentornato. Luca invitato dal fratello Massimiliano è sceso dall’auto entusiasta e ha salutato tutti alzando il pollice. «Non se lo aspettava – ha detto il fratello -, non si aspettava una sorpresa così, era felicissimo».

Una bella sorpresa che arriva da quegli stessi amici che erano – in gran parte - con lui a Vicenza il 5 novembre per la partita di calcio. Poi l’incubo: la corsa in ospedale, il coma farmacologico, tre interventi chirurgici alla testa (aveva riportato quattro fratture craniche) e settimane di riabilitazione. Luca non ricorda cosa gli è accaduto. Lo ha confermato anche agli uomini della Digos, delegati dalla Procura di Vicenza, che sulla faccenda ha aperto un fascicolo per rissa e lesioni, che lo hanno ascoltato giovedì, un giorno prima che fosse dimesso. L’incontro è stato videoregistrato e sarà messo agli atti. Così come le testimonianze di parte di alcuni tifosi. E non solo: anche quelle degli agenti che quel giorno erano in servizio, gli stessi accusati di aver manganellato sulla testa Luca secondo i tifosi ma anche secondo la stessa vittima che arrivata al pronto soccorso ancora vigile ne aveva informato i medici. La memoria di quei momenti Luca non la ha ma è riportata nei verbali del 118, dove si legge di «colluttazione con organi di pubblica sicurezza», e del pronto soccorso dove si legge di «violenza altrui».

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Nessuno degli agenti convocati per essere ascoltati dalla Procura sarebbero indagati. Lo riferiscono i pm Barbara De Munari e Giovanni Parolin che hanno in mano il fascicolo: «Non ci sono iscritti nel registro degli indagati, stiamo lavorando». Tre tifosi, invece, sono già stati convocati con tanto di legale per rispondere di rissa, travisamento o porto di oggetti atti ad offendere. Tutti e tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il reato sarebbe circoscritto ai soli tafferugli tra vicentini e sambenedettesi fuori dal Menti al termine della gara fra Vicenza e Samb. E’ stato in quel frangente che quando già tutto era finito – e dei video lo confermano – è intervenuta la Polizia. Luca è stato ritrovato a terra – perdeva sangue – dietro la camionetta della Celere su un marciapiede e proprio il mezzo della polizia copre la visuale di tutti i video che sia i tifosi che alcuni residenti hanno registrato. A far luce su quanto sia accaduto a Luca, sul perché era ferito e a terra dovrà essere la Procura. I testimoni di parte confermano tutti la stessa versione: «Sono stati gli agenti a manganellare Luca». Dalla Procura saranno ascoltati fra il 7 e l’8 marzo.