L’universo dei precari: "I più giovani spesso costretti ad accettare situazioni poco chiare"

Federico Orsolini, in cerca di impiego: "Poche le tutele per i dipendenti"

L’universo dei precari: "I più giovani spesso costretti ad accettare situazioni poco chiare"

L’universo dei precari: "I più giovani spesso costretti ad accettare situazioni poco chiare"

"Ad Ascoli per i più giovani è facile trovarsi in situazioni lavorative poco chiare, e trovare un indeterminato è molto difficile". Nel giorno della Festa del lavoro, un momento scelto per ricordare le lotte per i diritti dei lavoratori, si tirano le somme sulla situazione nostrana.

Federico Orsolini, giovane in cerca di impiego: trovare lavoro ad Ascoli è facile?

"Premettendo che ritengo di avere un’esperienza limitata in materia dato che finora sono venuto a sapere di possibilità di lavoro sempre tramite conoscenze, forse anche perché in una città piccola come Ascoli funziona così, credo che la facilità con cui si riesce a trovare lavoro sia vincolata a cosa si sta cercando. Finora mi è capitato di lavorare in piccole realtà dove la mancanza di stabilità si faceva sentire. Se si vuole lavorare all’interno di realtà più grandi nella posizione di operaio o di magazziniere le possibilità aumentano, anche se da quello che so molte aziende assumono per periodi stagionali e anche lì trovare il tempo indeterminato non è scontato. Tra l’altro non saprei dire se il numero di aziende attive sul territorio sia sufficiente a coprire il fabbisogno occupazionale. Sono stato sempre ad Ascoli quindi parlo per una realtà provinciale, magari cambia in una città più grande e più attiva".

Vista la situazione, ha mai pensato di lasciare questa città per trovare qualcosa di meglio? Se sì, perché poi non lo hai fatto?

"Finora non ho mai pensato di allontanarmi da Ascoli, è una cosa a cui pensano per lo più i laureati che cercano una posizione lavorativa specifica e che qui non hanno lo stesso numero di possibilità che hanno in altre città".

Crede che qui ci sia un problema?

"Il problema per i ragazzi, soprattutto molto giovani, è che è facile ritrovarsi in situazioni un po’ poco chiare. So di casi in cui non tutte le ore lavorative vengono dichiarate, c’è poca tutela del lavoratore, i datori di lavoro, dovendo star dietro a costi e tasse, quando possono se ne approfittano. Alla fine dei conti ci si può trovare bloccati anche per anni in una situazione di mezzo che per certi versi può essere comoda, ma in cui non tutto il lavoro che si fa viene riconosciuto. E, neanche a dirlo, è importante che lo sia".

In questo giorno di festa, credi che gli obiettivi economici e sociali raggiunti siano sufficienti?

"Da figlio di un commerciante che ha un negozio in centro non posso che riprende il discorso già tanto sentito di un centro storico in sofferenza. Ho notato negli ultimi anni c’è un po’ di movimento per rivalorizzare il centro, resta il fatto però che il cuore della città è il commercio e la situazione che ci troviamo a vivere in questo senso è ancora critica. Se l’obiettivo è quello di trasformare Ascoli in una città turistica, riempire le vie di locali è una mossa giusta, ma non dimentichiamoci che ci sono famiglie che vivono di altri tipi di attività, imprese che piano piano stanno chiudendo i battenti".

Ottavia Firmani