Ma il Pianoro diventa una grande discarica

Come ogni anno cartacce e rifiuti di ogni tipo abbandonati dai gitanti: bagni pubblici in condizioni pietose e resti di falò a terra

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L’altra faccia della medaglia. Come ogni anno, nei giorni successivi a Pasquetta colle San Marco è invasa dai rifiuti. Cartacce, bottiglie, vetro e tanto altro: immondizia abbandonata per terra da chi, bisogna ammetterlo, non ha a cuore il bene pubblico e non prova nemmeno amore verso la natura. "Ne usciremo migliori", si diceva durante la pandemia. Invece, evidentemente, non è stato così. Neanche i due anni vissuti chiusi nelle proprie abitazioni hanno insegnato alle persone a comportarsi in maniera civile, rispettando il prossimo. E così, nelle ultime ore il pianoro di colle San Marco si è trasformato in una discarica a cielo aperto, con i lavoratori della nettezza urbana che hanno impiegato parecchio tempo per raccogliere tutto ciò che era stato buttato per terra tra Pasqua e Pasquetta. La bella notizia, comunque, è che il colle ascolano è tornato ripopolarsi. La brutta, invece, che in pochi hanno mostrato di avere maturità e soprattutto educazione. La speranza, comunque, è che questo ‘episodio’ possa servire da monito affinché la situazione non si ripeta in occasione delle prossime giornate di festa, come il 25 aprile o il Primo Maggio: due date, infatti, nelle quali storicamente tanti ascolani (ma anche tanti turisti) si recano a San Marco per passare qualche ora all’aria aperta, in un clima di spensieratezza e armonia. Ci si può divertire, però, anche senza sporcare, raccogliendo le cartacce e le bottiglie una volta terminato il picnic.

O, sarebbe ancora meglio, senza buttarle per niente per terra ma conferendole all’interno dei sacchetti per poi buttarle nei rispettivi bidoni. Consigli utili, ma alquanto scontati. Per non parlare, poi, di chi ha rotto alcune delle sedie che il chioschetto del pianoro mette quotidianamente a disposizione dei clienti. Oppure di chi ha acceso fuochi per terra, magari per cuocere qualche arrosticino, lasciando poi tutto così com’era. Anche i bagni pubblici, all’indomani della Pasquetta, si presentavano maleodoranti e sporchi, perché evidentemente qualcuno faceva troppa fatica a tirare lo sciacquone. Insomma, basterebbe avere un minimo di senso civico in più per fare in modo che, in occasione del 25 aprile e del primo maggio, il pianoro resti pulito e, nei giorni successivi alle due feste, non si debba di nuovo fare i conti con la sporcizia.

Matteo Porfiri