Spostamenti Marche Abruzzo, c’è l'ok. Dal 23 maggio si può

Ceriscioli e Marsilio hanno firmato il decreto, da decidere chi potrà muoversi. Attesa per Lazio e Umbria

Spostamenti Marche Abuzzo, Ceriscioli firma il decreto (Foto Dire)

Spostamenti Marche Abuzzo, Ceriscioli firma il decreto (Foto Dire)

Ascoli Piceno, 22 maggio 2020 - Per gli spostamenti fuori regione arriva il via libera dell’Abruzzo, ma solo da domani, e dell’Emilia Romagna, dopo la mossa di Ceriscioli. Il decreto della Regione Marche era arrivato addirittura alle 22 di mercoledì. Oggi pomeriggio è stata firmata la comunicazione ai prefetti di Ascoli e Teramo. Il documento siglato dal presidente Ceriscioli apre la strada agli spostamenti anche al di fuori delle Marche, nei limiti della provincia o del comune confinante, per i residenti in province o comuni al confine con altre regioni. Una decisione basata sulla volontà di "ripristinare progressivamente anche le consuete abitudini di vita dei cittadini che vivono nei comuni confinanti tra regioni, i cui rapporti sociali non sono segnati da confini amministrativi".

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Decreto subito operativo, a partire da mezzanotte. Ma ieri mattina i primi dubbi: infatti era stato specificato che gli spostamenti erano sì consentiti, ma solo a seguito di una "comunicazione congiunta tra presidenti di Regione, presidenti delle Province o sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai prefetti competenti". Quindi tanti si sono trovati con l’interrogativo: posso andare a trovare i miei parenti nel Teramano oppure no? Col passare delle ore la questione ha cominciato a sbrogliarsi, a partire dal nord con l’Emilia Romagna: a metà mattinata Ceriscioli ha firmato con il suo collega Stefano Bonaccini la comunicazione ai prefetti di Pesaro e Rimini, comunicando che con ordinanza regionale era stata determinata la possibilità, "per i congiunti residenti nelle province di confine e previo accordo tra i presidenti di Regione, di autorizzare la visita a congiunti residenti nelle province confinanti". Quindi, in questo caso si parla solo di visite ai congiunti, con l’obbligo di autocertificazione. Ma per il Piceno il confine più importante è quello abruzzese, sia per una questione di affetti familiari sia per le seconde case al mare: qui il via libera è arrivato nella tarda serata di ieri.

Il decreto firmato dal presidente della Regione, Marco Marsilio, ricalca esattamente quello del suo collega Ceriscioli e fa riferimento anche alle note inviate in Regione nella giornata di ieri da parte della Provincia di Teramo e dei sindaci dei Comuni di Civitella del Tronto, Sant’Egidio alla Vibrata, Ancarano, Controguerra, Colonnella e Martinsicuro. Per quanto riguarda la platea di cittadini interessata dal provvedimento si aspettano segnali chiarificatori: intanto ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato che gli spostamenti tra comuni e province di regioni confinanti possono essere autorizzati solo per motivi di assoluta urgenza, rispondendo ai governatori che chiedevano di autorizzare questo tipo di movimenti e che già, in alcuni casi, hanno emanato delle ordinanze in merito. Il sindaco Fioravanti ha voluto "raccomandare massima attenzione ed estrema prudenza a coloro che effettueranno tali spostamenti". Ieri ancora non erano arrivate le decisioni di Umbria e Lazio su questo fronte: se dovessero firmare il decreto, i cittadini ascolani potranno spostarsi anche nelle province di Perugia e Rieti.