MARCELLO IEZZI
Cronaca

Maxi sequestro di pesce: non c’era la tracciabilità

Otto quintali di pesce senza tracciabilità non idonei al consumo, sono stati sequestrati in un centro di stoccaggio della Riviera...

Il pesce sequestrato

Il pesce sequestrato

Otto quintali di pesce senza tracciabilità non idonei al consumo, sono stati sequestrati in un centro di stoccaggio della Riviera dal personale del servizio veterinario dell’Ast di Ascoli e dai militari della guardia di finanza del gruppo navale di San Benedetto. L’operazione, messa a segno nel pomeriggio di mercoledì, è stata coordinata dalla guardia di finanza-stazione navale di Ancona. Secondo la prima ricostruzione i prodotti ittici, presumibilmente, provenivano da Civitanova Marche ed erano destinati, per la commercializzazione, al mercato di Bari. Dopo essere stati ispezionati e valutati non idonei al consumo umano dall’unità operativa complessa di igiene degli alimenti di origine animale dell’Ast di Ascoli, i prodotti sono stati distrutti. "Si è provveduto a multare la persona coinvolta nel commercio non lecito del pesce – spiega il direttore facente funzione dell’Unità operativa dell’Ast, Alberto Olivastri : per la mancata tracciabilità. Il tutto in sinergia con il comando della guardia di finanza e nel rispetto delle competenze di ciascuno". "La salute dei cittadini – evidenzia il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Maria Bernadette Di Sciascio – dipende anche da ciò che si mangia. Per cui il nostro impegno è rivolto anche alla tutela della salute attraverso il controllo degli alimenti".