Medicina d’urgenza, ora è allarme

Dopo le dimissioni della dottoressa Zotti restano solo sette specialisti. Spazzafumo: "Incontro la Natalini"

Medicina d’urgenza, ora è allarme

Medicina d’urgenza, ora è allarme

Ora sono sette, escluso il primario, gli specialisti strutturati nella Medicina d’urgenza dell’ospedale di San Benedetto. Le dimissioni della dottoressa Mariangela Zotti hanno ridotto ulteriormente il personale nel dipartimento d’emergenza del nosocomio rivierasco, e sono in molti a chiedersi, ora, come verranno rimodulati i turni nell’unità operativa perno della sanità costiera. Fra questi, anche il sindaco Antonio Spazzafumo, che in settimana dovrebbe incontrare la dirigenza dell’Ast 5 per capire come verrà effettuata la riorganizzazione del servizio. Intanto, però, la dottoressa Zotti ha rassegnato le dimissioni, e l’addio è divenuto effettivo da sabato 23 marzo. Pur scontando la carenza di personale che affligge le Murg di tutto il Paese, quella di San Benedetto avrebbe urgente bisogno, piuttosto, di un potenziamento, soprattutto in vista della stagione estiva, tradizionalmente foriera di un aggravio lavorativo non indifferente. Ad interessarsi della questione è anche il primo cittadino: "Con la dottoressa Natalini facciamo dei briefing periodici – commenta Spazzafumo – in settimana, quindi, penso di incontrarmi con la dirigente per capire come si intende coprire il personale mancante".

Insomma, anche la politica sembra essersi mossa, perché la situazione venga risolta in tempi brevi. C’è da dire che oltre agli strutturati il dipartimento beneficia di medici delle cooperative, e c’è la possibilità che altri specialisti vengano assunti tramite concorso. Le tempistiche del bando, però, potrebbero far slittare il tutto in autunno e quindi per l’estate sarà necessario trovare una soluzione alternativa. Come fare, allora? Si potrebbe, ad esempio, ripristinare il medico in prestazione aggiuntiva notturna, o anche formulare un accordo – sulla scorta di quello fatto l’anno scorso con i cardiologi – per alleviare il carico lavorativo in Murg. Altra ipotesi sarebbe quella di costituire un ambulatorio a parte per i codici minori. Si vedrà, ma le decisioni dovranno essere prese in tempi brevi, considerando che alla stagione estiva mancano meno di tre mesi e che intanto i posti della Murg sono temporaneamente stati ridotti da 13 a 8 unità. Buone notizie, invece, sulla questione del nuovo ospedale: la regione, infatti, avrebbe acquisito la documentazione sul dimensionamento della struttura e quindi sarebbe pronta a procedere con il bando di progettazione. In maggioranza, comunque, c’è maretta per i tempi dilatati con cui Palazzo Raffaello ha gestito la pratica fino a questo momento.

Giuseppe Di Marco