Omicidio Rea, una targa per Melania nel Bosco delle Casermette

L’idea del sindaco di Civitella del Tronto, Cristina Di Pietro

Il Bosco delle Casermette

Il Bosco delle Casermette

Ascoli, 3 dicembre 2017 - Una targa per ricordare Melania Rea nel Bosco delle Casermette dove fu uccisa il 18 aprile del 2011. L’idea è venuta al sindaco di Civitella del Tronto Cristina Di Pietro con un atto di indirizzo che ora dovrà essere approvato e messo in pratica.

Il Bosco delle casermette a Ripe di Civitella è diventato tristemente famoso dopo che lì fu ritrovato il corpo senza vita della povera Melania. La presenza del cadavere fu segnalata il 20 aprile, due giorni dopo la scomparsa, con una telefonata anonima partita da una cabina telefonica pubblica al centro di Teramo verso il 113. Mai individuato il telefonista, la cui identità a distanza di quasi sei anni rimane un mistero. Per la morte di Melania è invece stato condannato a 20 anni di carcere con sentenza definitiva il marito, Salvatore Parolisi, ex istruttore presso il 235° reggimento Piceno. E’ in carcere per scontare la pena.

Il Bosco delle casermette diventò luogo di pellegrinaggio di curiosi, ma anche di persone che hanno voluto rendere omaggio a Melania lasciando fiori, peluche, biglietti con frasi a lei dedicate. Il luogo dove è stata uccisa a coltellate per il Comune di Civitella deve diventare un simbolo della battaglia contro il femminicidio. Un luogo della memoria per ricordare Melania Rea, come donna, moglie e madre, ma anche dunque per lanciare un messaggio e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica della violenza sulle donne.

Un tema molto sentito quello della violenza sulle donne che non si manifesta non solo con episodi eclatanti ed estremamente violenti come può essere l’assassinio, ma anche, purtroppo, nella quotidianità, dentro casa soprattutto. La maggior parte degli episodi per altro rimane chiusa fra le quattro mura domestiche, perché spesso di rinuncia alla denuncia penale per vergogna, per salvare la famiglia, per non mettere in piazza i panni sporchi, per paura di ulteriori ritorsioni da parte di uomini violenti. Ma questo atteggiamento da parte delle donne sta cambiando. Sono infatti sempre di più le donne che decidono di rompere il silenzio e denunciare mariti, conviventi, fidanzati violenti. Presso il tribunale di Ascoli sono tanti i processi che vedono uomini imputati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, addirittura stalking. Segno che la cultura sta cambiando e si è capito che il silenzio non paga. Il no alla violenza sulle donne verrà anche con questa targa che il Comune di Civitella del Tronto si accinge a posare al Bosco delle Casermette dove fu uccisa Melania Rea da suo marito Salvatore, mentre la loro bambina Vittoria dormiva in macchina.