Modello Portogallo nelle aree sisma: "Bene le tasse al 7% ma serve altro"

La misura del regime fiscale agevolato inserita nel decreto Sostegni ter, manca solo l’ok della Camera

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Un regime fiscale agevolato per quei pensionati residenti all’estero che decidono di trasferirsi nei comuni terremotati del centro Italia. Una misura, simile a quella in vigore in Portogallo, che prevede un limite di tassazione al 7 per cento. È questo il contenuto del decreto ‘Sostegni ter’, che è giunto al vaglio della Camera e che prevedeva già tale opportunità per le regioni del Mezzogiorno (Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia), con particolare riferimento ai Comuni con una popolazione inferiore a 20mila abitanti. E adesso la novità riguarderà anche le aree gravemente colpite dal sisma del 2016. In altre parole, e in concreto, le persone fisiche titolari di redditi da pensione erogati da soggetti esteri, che trasferiscono la residenza fiscale in questi borghi, possono beneficiare di un regime fiscale opzionale, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota al 7 per cento per qualsiasi categoria di reddito prodotto all’estero. Una misura che trova il pieno appoggio anche dai sindaci terremotati del Piceno, ma che da sola probabilmente non basta per rilanciare il territorio dopo sei anni davvero complicati.

"Meglio questo che niente – conferma il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni –. Si tratta di una novità importante, mi auguro però che venga fatto qualcosa anche per far tornare qui le giovani coppie, perché abbiamo bisogno di loro. Inoltre, da diverso tempo chiedo che venga creata una zona economica speciale. Va anche detto, poi, che purtroppo siamo in emergenza per quanto riguarda gli appartamenti, visto che ne abbiamo ancora pochi. L’auspicio, visto che la ricostruzione sta finalmente decollando, è che tra un paio d’anni si possano avere dei nuovi alloggi. Però, ripeto, occorrono interventi strutturali ed economici, offrendo anche delle agevolazioni per le attività e prevedendo detrazioni per le giovani coppie. Alcuni comuni, ad esempio, stanno perdendo le classi scolastiche – conclude Stangoni – perché sul territorio mancano i giovani ed è bene ripopolare il Piceno con chi ha un futuro davanti a sé". "L’agevolazione fiscale per i pensionati è sicuramente una buona opportunità – prosegue il sindaco di Arquata, Michele Franchi –. Però, a mio avviso, il problema di fondo è che la ricostruzione è ancora un pochino lenta. Speriamo che si possa accelerare e che si possano ripopolare, appunto, i nostri splendidi borghi. Una volta che verranno ricostruite tutte le case, infatti, sarà fondamentale riempirle. Mi auguro che venga anche rilanciata l’ipotesi relativa alla zona franca. È questa la battaglia da portare avanti per rilanciare le aree interne".

Matteo Porfiri