"Non cerchiamo solo laureati"

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Servono strategie per affrontare il problema della carenza di personale qualificato nel settore della meccanica e soprattutto una riflessione per capire come mai i giovani non sono più disponibili a specializzarsi in determinate professioni. Abbiamo fatto il punto con la dottoressa Silvia Merlini, responsabile del settore meccanico per Confindustria. "Rileviamo periodicamente, presso le aziende associate, le principali esigenze formative e occupazionali. Emerge che quasi il 30% del campione è rappresentato dal settore della meccanica, anche se un’adesione significativa all’indagine proviene dal settore del terziario e dei servizi alle imprese, come anche da quello alimentare. Le aree di maggior propensione all’investimento in formazione, sono l’area produttiva, di innovazione di prodottoprocesso e l’area marketing e comunicazione. Dal lato impiegati, aumenta la ricerca di figure sempre più specializzate nell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, ma si conferma la mancanza di figure commerciali che devono essere disposte a viaggiare spesso e devono avere nel loro bagaglio competenze linguistiche. Sotto il profilo produttivo, sempre più ricercati gli operai specializzati nell’ambito della conduzione di macchine a controllo numerico, di saldatura e di assemblaggio. Anche le figure di manutentori sono abbastanza richieste. Nell’ambito tecnico sono particolarmente richieste le figure di progettazione cadcam3D, per le quali abbiamo avviato proprio quest’anno, (le iscrizioni sono ancora aperte), in collaborazione con la Regione Marche, un corso di formazione gratuito di 800 ore con stage presso le aziende partner che, siamo certi, garantirà occupazione a un’alta percentuale dei formati. Occorre in sostanza smuovere la visione dei giovani, e delle famiglie che spesso li spingono a determinate scelte, a riconsiderare sotto nuovi profili, che danno soddisfazione economica, le esigenze del mondo del lavoro che non richiede solo laureati, ma che, al contrario, ha "fame" di gente con voglia di saper fare, oltre che di sapere. Nei prossimi anni quasi la metà dei tecnici under 29 sarà di difficile reperimento e serviranno soprattutto diplomati negli istituti tecnici, professionali e periti ITS."

Ma. Ie.