Oltre 2 milioni di euro destinati al sociale

Con i fondi Pnrr saranno realizzati alloggi per le famiglie in difficoltà e due stazioni di posta per i senzatetto. Patto con la Caritas

Nuove stazioni di posta, abitazioni in regime "housing first", progetto "Dopo di noi" e adesione al bando per l’accessibilità ai luoghi di cultura. È un’amministrazione comunale che punta tutto sul sociale, quella che con l’arrivo di luglio si appresta a superare gli otto mesi di mandato. Nella riunione di maggioranza andata in scena due giorni fa, sindaco e consiglieri comunali hanno fatto il punto della situazione sulle somme intercettate dal Pnrr in ambito sociale: dalla ricognizione è emerso che San Benedetto ha ottenuto oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di due nuove stazioni di posta destinate all’alloggio temporaneo dei senzatetto, l’inserimento di appartamenti in "housing first", ovvero di avviamento alla prima abitazione, e di un alloggio nell’ambito della legge "Dopo di noi" dedicata ai disabili gravi senza congiunti. Si cominciano, peraltro, a delineare quali sono le ipotetiche location per queste iniziative: per le stazioni di posta l’idea è che si potrebbe utilizzare una casa, oggi fatiscente, in via Colle San Marco, e il fabbricato diroccato di via Saffi. Il condizionale è d’obbligo, visto che nei prossimi giorni occorrerà capire quali interventi sono finanziabili con le risorse intercettate. L’alloggio "Dopo di noi", invece, potrebbe trovare posto nel centro per la famiglia di via Manzoni. Ma non finisce qui.

Il Comune ha anche deciso di aderire al bando Pnrr per la "Rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei", chiedendo al governo 300mila euro per intervenire al Museo del Mare in viale Colombo. Per tornare all’emergenza abitativa, viale De Gasperi ha messo in campo anche il progetto "Casa di sgancio". Ieri mattina, il sindaco Spazzafumo ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Ettore Pandolfi dell’Erap e don Gianni Croci della Fondazione Caritas Ets di San Benedetto per la realizzazione di un progetto sperimentale sull’accoglienza. Alla firma del protocollo ha preso parte anche l’assessore alle politiche sociali Andrea Sanguigni. Il progetto consiste nella concessione alla Caritas, a titolo oneroso, di un alloggio per un periodo di due anni, nel corso dei quali lo spazio abitativo sarà impiegato come ‘casa di sgancio’, ovvero come soluzione temporanea dedicata a persone in difficoltà avviate verso l’autonomia. Non si tratta, perciò, di una soluzione permanente, ma di una struttura di passaggio dedicata a chi affronta una condizione transitoria di disagio. "Siamo molto orgogliosi – ha detto Spazzafumo – di essere parte di un progetto innovativo. Con questa nuova progettualità vogliamo dare supporto ai nuclei familiari che stanno attraversando un momento di difficoltà".

Giuseppe Di Marco