Ascoli, "il parcheggio lo pagheremo col sangue". Protesta di CasaPound contro la Saba

Il movimento della tartaruga contro il caro sosta e lo "strapotere della multinazionale dei parcheggi" che stringerebbe il centro storico in un "abbraccio mortale"

Uno dei parchimetri presi di mira

Uno dei parchimetri presi di mira

Ascoli, 5 dicembre 2018 - Una protesta goliardica ma al tempo stesso di impatto. Anche stavolta CasaPound Ascoli ha colpito nel segno inscenando una polemica contro la Saba e la gestione della sosta cittadina. Nella scorsa notte i militanti del movimento della tartaruga hanno posizionato sacche di finto sangue appese ai parchimetri del centro storico per denunciare lo strapotere della multinazionale.

Il tutto per "simulare l'idea di un futuro distopico, tragico ma non troppo distante dalla realtà purtroppo, in cui i cittadini saranno costretti a pagare il posteggio anche con il sangue" spiega una nota. "La Saba – spiega Giorgio Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound – continua a fare il bello e cattivo tempo in città, grazie ad una assurda convenzione quarantennale sottoscritta con il Comune che abbiamo denunciato decine di volte”. Il tutto anche alla luce della possibile estensione delle strisce blu a Porta Cappuccina e Campo Parignano: “E' vergognoso! Un abbraccio mortale per cui il centro città ha già pagato un caro prezzo in termini di frequentazioni, negozi chiusi e commercianti in crisi. Il problema rischia di estendersi ad altri quartieri. Non possiamo permetterlo”. 

“Come se non bastasse a questi signori – continua Ferretti – verranno affidati anche i nuovi parcheggi di San Pietro in Castello per i motivi di cui sopra. Una situazione paradossale da cui neanche la commissione istituita ad hoc riesce a venire fuori, grazie anche all'ostruzionismo dei vertici della Saba. L'unica soluzione - secondo CasaPound - è la revoca unilaterale della convenzione – conclude il responsabile di CasaPound – e il riacquisto dei parcheggi a raso".