Pista ciclopedonale tra criticità e degrado

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La pista ciclo pedonale che collega Grottammare a Cupra, soprattutto in estate, avrebbe bisogno di maggiori controlli e cura. Procediamo per ordine. Percorrendola da capo a fondo si incontrano un paio di biciclette gettate lungo la strada, probabilmente rubate e poi abbandonate. Una si trova addosso di un lampione posto al confine tra i due Comuni, nel fosso Acquarossa e l’altra dietro alla siepe di fronte allo chalet Piné. Lungo la strada si incontrano anche bidoni rovesciati, capi di abbigliamento, cartoni e anche diverse deiezioni canine, in particolare nella zona di Grottammare dalla testata della pista verso il 43° Parallelo. A proposito di Parallelo, lo spazio verde che da corpo al Dream Point, nonostante il Comune abbia dedicato alla cura delle aiuole della città, un giardiniere, non è mai stato nelle condizioni migliori per tutta l’estate. Eppure quello è un punto "fotografico" della Perla dell’Adriatico. Sono sparite alcune schiazze di pietra per la seduta e non sono state mai rimpiazzate. Non sta meglio l’altra testata in comune di Cupra. L’area fitness non è stata curata come avrebbe dovuto. Su due strutture ginniche sono spariti gli anelli, (non sostituiti), ancora prima della stagione estiva erano stati abbattuti due lampioncini a birillo e non sono stati aggiustati con i pezzi che sono ancora a terra nella stessa zona, tra l’erba alta. Torniamo anche a evidenziare che le due amministrazioni non hanno ancora trovato un coordinamento per la manutenzione regolare e omogenea. Se si trova ordinato il tratto di Grottammare non lo è quello di Cupra e viceversa. Poi sarebbe utile regolamentare l’utilizzo della pista, soprattutto per i ciclisti che, con le e-bike la percorrono a velocità sostenuta esponendo a rischi i pedoni.

Marcello Iezzi