GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Procaccini: stop polemiche: "Risaniamo Piceno Consind"

Il presidente replica a Confindustria e al sindaco Fioravanti: "Scontiamo una situazione debitoria che fa riferimento al periodo 2003-2010" .

Domenico Procaccini, Fabio Polini, Luigino Felicioni e Piero Antimiani

Domenico Procaccini, Fabio Polini, Luigino Felicioni e Piero Antimiani

"Crediamo nel risanamento del Consorzio, le polemiche le lasciamo agli altri". E’ la sintesi delle parole del presidente del Piceno Consind Domenico Procaccini che torna a replicare alle considerazioni che vengono in particolare da Confindustria e dal sindaco di Ascoli Fioravanti che, forti di studi fatti dall’Università Politecnica delle Marche, invocano un futuro diverso per l’organismo, sottolineando ripetutamente la situazione debitoria che lo affligge. "Scontiamo una situazione debitoria che fa riferimento al periodo 2003-2010, questo deve essere chiaro – sottolinea Procaccini – dopo due anni e mezzo di commissariamento i debiti sono aumentati perché non è stato risolto nessun contenzioso. Abbiamo sanato noi molte posizioni e delle tre banche che rivendicavano crediti, è rimasta solo una. Il secondo creditore è legato ai canoni ipoteticamente non versati nel 2007 e nel 2008 per lavori di manutenzione straordinaria e una parte dei lavori previsti nel famoso ‘appaltone’ per il quale il Consorzio fece un mutuo. Dal 2007 non è stato fatto più nessun debito con nessuno, non è stato fatto più nessun finanziamento: il Consorzio vive di tasca propria e non ha costituito altri debiti. Questo è il motivo perché stiamo ancora qua. Siamo un ente con problemi, ma tra virgolette ‘sano’, che può andare avanti senza nessun problema, perché abbiamo la forza patrimoniale per pagare. Stiano tutti tranquilli: nel momento in cui faremo debiti ce ne andremo da soli. Ma vi assicuro che il Consorzio non chiuderà per i debiti".

Da Procaccini arriva una frecciatina a Marco Fioravanti. "Mi dispiace che il sindaco della mia città invochi la chiusura del Consorzio non valutando cosa invece rappresenta per la stessa. Se chiudi il Consorzio tutti i chilometri delle strade, tutta l’illuminazione pubblica la dovrebbero pagare i cittadini ascolani? Perché questo è il tema. La pagherebbero comunque le aziende e allora quello che fa il Consorzio magari non è sbagliato". Nel mirino anche Confindustria Ascoli. "Comprendo le critiche e sono sempre disponibile al dialogo. Ma chi rappresenta le imprese – sottolinea il presidente del Consind – dovrebbe sapere che smantellare un ente pubblico come il nostro non significa risolvere i problemi, ma crearne di nuovi. Chi gestirà le reti, le infrastrutture, i servizi alle imprese? Pensiamo davvero che il privato, da solo, possa farlo nell’interesse collettivo?".

"Le polemiche non servono, dobbiamo invece essere uniti specie in un momento in cui possiamo contare un sottosegretario del Mef e il commissario alla ricostruzione sisma che sono del nostro territorio e lo rendono particolarmente forte" ha concluso Fabio Polini.

Peppe Ercoli