Ascoli, il pronto soccorso sarà ampliato. "Possibili rinforzi all’organico"

Il primario Loria presenta il progetto: ecco cosa cambierà

Ascoli, il pronto soccorso sarà ampliato. "Possibili rinforzi all’organico"

Ascoli, il pronto soccorso sarà ampliato. "Possibili rinforzi all’organico"

Ascoli, 30 marzo 2017 - Non un semplice progetto solo sulla carta, come spesso accade, ma un qualcosa in via di attuazione. Il pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’ cambierà volto, ampliandosi, molto presto. E facendo arrivare complessivamente a tre le ristrutturazioni che dalla fine degli anni ‘70 a oggi lo hanno interessato. Con l’ultima avvenuta circa una decina di anni fa e artefice dell’attuale dislocazione dei locali che ospitano il servizio. Quello su cui punta però questa volta la progettualità studiata dal direttore dell’unità operativa di pronto soccorso e medicina d’urgenza del nosocomio ascolano, Massimo Loria, da ben 38 anni in servizio, è dare un più ampio respiro alle attività del personale medico e infermieristico, a beneficio, naturalmente, degli utenti che potranno così beneficiare di tempi d’attesa più brevi.

Dunque, più spazi, con la possibilità di attivare percorsi differenziati a seconda del paziente e una sala d’attesa solo per quelli barellati. Ma per fare ciò è necessario un ampliamento: cosa che avverrà, con il pronto soccorso che sconfinerà fino al reparto della medicina d’urgenza e, quest’ultima, che emigrerà in un’altra ala del ‘Mazzoni’. «Il progetto – dice Loria – troverà attuazione in tempi brevissimi. E permetterà la differenziazione dei percorsi, specie per particolari tipologie di pazienti, i cosiddetti pazienti ‘fragili’, ovvero i bambini, le donne che hanno subito violenza o sono in stato di gravidanza, e le persone anziane. Ciò garantirà una loro gestione in parte diversificata, avendo questi pazienti delle esigenze particolari. In assenza di un aumento degli operatori, le attese non saranno comprimibili più di tanto, se non a discapito della riduzione dei tempi di visita. Ma, ovviamente, non sono ipotizzabili visite frettolose e superficiali senza un riscontro strumentale. A proposito dei tempi d’attesa, comunque, non è solo quest’ultima cosa di per sé che crea disagio al paziente, ma soprattutto le condizioni nelle quali è costretto ad attendere, ovvero in assenza di privacy e in promiscuità come a volte è accaduto anche al pronto soccorso di Ascoli. Per tutti questi motivi – continua – il mio progetto è stato recepito pienamente e con entusiasmo dalla direzione dell’Area Vasta 5, e dunque troverà attuazione in brevissimo tempo».

«Fino ad ora (con le due precedenti ristrutturazioni del proto soccorso ndr) – dice ancora Loria – ci si era limitati a spostare solo i tramezzi e a variare la destinazione dei locali, fermo restando la superficie totale pressoché immutata. Con il nuovo progetto, invece, ci sarà un sostanziale ampliamento della superficie di utilizzo con ripercussioni positive sull’intero funzionamento della struttura». Struttura, quella del pronto soccorso, che insieme all’unità operativa di medicina d’urgenza, si avvale della presenza di un primario, Loria, e 15 medici nelle 24 ore. La Capocasa – conclude – ha altresì intenzione di accogliere la richiesta di un aumento dell’organico del personale del pronto soccorso».