Restyling piscina: dubbi in Consiglio

La riqualificazione procede ma Barlocci commenta: "Bisogna monitorare l’iter, serviranno più risorse"

Restyling piscina: dubbi in Consiglio

Luciana Barlocci, Consigliere comunale del gruppo misto, parla della situazione

La riqualificazione della piscina comunale va in consiglio e, salvo svolte impreviste, passerà. Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui una parte della maggioranza non voterebbe a favore dell’iniziativa, ma se anche la coalizione di governo non dovesse esprimere una posizione unanime, è quasi da escludere che la minoranza si schieri compattamente a sfavore della delibera. In particolare, durante l’ultima crisi di giunta, si sono avvertiti segnali di malumore, soprattutto nel momento in cui Umberto Pasquali non ha partecipato ad alcune riunioni chiave di maggioranza, in cui si è parlato del campo ‘Ciarrocchi’ e della piscina ‘Gregori’. Dopo la presentazione del progetto di restyling della piscina esterna, però, la sensazione è che nessuno abbia voglia di bloccare il percorso intrapreso. Se anche Umberto Pasquali e Martina De Renzis dovessero esprimersi con l’astensione, è difficile che la stessa scelta venga fatta da consiglieri di opposizione: va ricordato che la vasca esterna è indisponibile da oltre 10 anni, che le società che vi lavorano attendono da molto tempo il suo ripristino affinché la ‘Gregori’ diventi un punto di riferimento del nuoto lungo la costa est dello stivale.

E va ricordato che il punto va approvato nel consiglio del 9 settembre, perché entro pochi giorni l’ente rivierasco dovrà fornire delle integrazioni documentali all’Istituto per il Credito Sportivo, necessarie per l’accensione del mutuo. Insomma, pare che gli sviluppi delle dinamiche in maggioanzanon si giocheranno sul delicato terreno della piscina: l’opera è considerata troppo importante e un ‘intoppo’ nel percorso avrebbe un sapore troppo amaro. Non mancano, comunque, le riserve avanzate dai consiglieri. Tra queste, c’è quella di Luciana Barlocci: "E’ importante – dice la consigliera – che l’iniziativa venga monitorata in tutto il suo processo. Ad esempio, è chiaro sin da ora che l’amministrazione dovrà aggiungere delle risorse per rendere questa nuova entità ancora più funzionale. I 3,2 milioni non saranno sufficienti. Approssimativamente sarebbero necessari da 300mila a 400mila euro in più. Quindi non capisco tutta la fretta, con la decisione di votarla in consiglio con così poco tempo per analizzarla e discuterla. Reputo, inoltre, che fosse necessario coinvolgere maggiormente le società che lavorano nella piscina".

Giuseppe Di Marco