Salvini: "Più peso a Roma con i nostri politici"

Il leader della Lega ieri in città per lanciare i candidati in Parlamento: "Puntiamo a raddoppiare i rappresentanti marchigiani"

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Matteo Salvini riprende da dove aveva lasciato. Sono passati due anni esatti (era il 14 settembre anche nel 2020) da quando venne ad Ascoli per lanciare i candidati alla conquista di palazzo Raffaello, come poi avvenne, visto che il centrodestra per la prima volta si prese il governo della regione. Allora l’incontro con i cittadini si svolse in piazza del Popolo, davanti al Lorenz Cafè. Stavolta cambia lo scenario, ma il claim è quasi sempre lo stesso: “Prima gli italiani“, come recitavano anche i braccialetti che venivano distribuiti ai simpatizzanti del ’Carroccio’. E cambia anche la partita: si gioca per il Parlamento, con l’obiettivo dichiarato di "raddoppiare la presenza di parlamentari marchigiani a Roma, e questo dipende anche da voi", come ha ribadito Salvini agli elettori (qualche centinaia) accorsi al chiostro di San Francesco, in piazza della verdura. Poi ai cronisti ha mostrato ottimismo per il verdetto del 25 settembre: "Sono sicuro che nelle Marche avremo un ottimo risultato, possiamo vincere in tutti i collegi".

In precedenza, il leader leghista ha aperto il comizio con uno dei temi più a cuore del popolo ’verde’, quello della sicurezza. "Sono finito a processo – ha detto – per aver bloccato gli sbarchi. Però non se ne può più di clandestini in giro a spese degli italiani. Se hanno un lavoro bene, altrimenti si rispedisono al paese di origine". Ma non è stato solo sicurezza, anzi. Sulle pensioni Salvini ha mostrato di avere le idee chiare: "Cancelleremo la legge Fornero. Non si può aspettare di arrivare a 67 anni per andare in pensione. Proporremo al suo posto la ’quota 41’. I fondi saranno presi dai furbetti che percepiscono illegittimamente il reddito di cittadinanza".

E poi ancora "Flax tax anche per dipendenti, famiglie e pensionati", mentre sul tema del giorno, quello del caro energia, Salvini ha auspicato il "blocco delle bollette sul modello della Francia, nella quale aumenteranno del 4% quest’anno e al massimo del 15% l’anno prossimo, mentre qui da noi le imprese si preparano a pagare anche dieci volte di più". Sul palco sono saliti anche i sindaci di Ascoli e Macerata Fioravanti e Carancini, il consigliere regionale Andrea Antonini e i candidati in Parlamento Giorgia Latini e Mauro Lucentini. Infine un accenno alla realtà locale: "Ho ben presente i problemi infrastrutturali, ho avuto modo di vedere da solo la situazione dell’autostrada e ho parlato con i sindaci".

"Allo stesso tempo conosco i disagi relativi al terremoto e allo spopolamento, ma vi prometto che non chiuderemo le scuole che hanno pochi alunni", ha concluso il leader leghista prima di abbandonarsi al consueto rituale dei selfie con gli elettori.

Domenico Cantalamessa