San Benedetto, auto a fuoco. Il piromane alla sbarra

L’albanese incendiò decine di auto tra il 2017 e il 2018. Il giudice ha affidato una perizia per tradurre le intercettazioni telefoniche

San Benedetto, una delle auto incendiate

San Benedetto, una delle auto incendiate

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 15 ottobre 2019 - Due perizie sono state disposte dal giudice del tribunale di Ascoli Claudia Di Valerio nell’ambito del processo a carico di Krenar Shehaj, 41enne albanese residente a San Benedetto e ritenuto dalla procura l’autore di una lunga serie di incendi di vetture che si sono ripetuti in città. Una scia di roghi che per oltre un anno suscitò paura tra i residenti della riviera e non solo.

A seguito delle indagini congiunte di polizia e carabinieri l’uomo venne arrestato ad agosto 2018. Per fare chiarezza sulla vicenda il giudice Di Valerio ha ieri affidato una perizia per trascrivere le intercettazioni telefoniche e un’altra per tradurre il contenuto in italiano. Quando è stato intercettato durante le indagini, l’uomo si è infatti espresso sovente nella sua lingua originale per cui è necessario tradurre le sue parole. 

Nel corso dell’udienza di ieri sono stati sentiti anche alcuni carabinieri che hanno portato avanti le indagini ed il processo è stato poi aggiornato a novembre per sentire quattro delle persone a cui è stata incendiata la propria automobile. La serie di roghi di vetture è iniziata il 13 settembre 2017 quando è andata a fuoco una Ford Fiesta parcheggiata in via Forlanini. Il secondo caso è avvenuto il 30 settembre in via Confalonieri ai danni di una Fiat Panda.

E ancora il 25 dicembre dello stesso anno, il giorno di Natale intorno alle 19, a fare le spese delle fiamme è stata una Lancia Y, anche questa in sosta in via Forlanini. Il processo riguarda anche l’incendio del 29 gennaio 2018 ad una Fiat 500 L in via Copernico a Grottammare con le fiamme che hanno coinvolto anche una Citroen Saxo.

Il 6 gennaio in via Fosse Ardeatine andò a fuoco una Smart e le fiamme si propagarono anche a due Fiat Punto. Il 5 febbraio 2018 è stata data alle fiamme una Mini Cooper parcheggiata in un’area privata. Nell’occasione le fiamme hanno raggiunto anche l’abitazione, ma non si sono estese oltremodo per il tempestivo intervento dei vigili del fuoco.

All’alba del successivo 10 febbraio un incendio ha distrutto un Bmw serie 3 in sosta in via Oberdan. La mattina dopo, un altro rogo, stavolta in via Farinelli, ha coinvolto un Audi A3 ed anche in questo caso le fiamme hanno rischiato di arrivare ad un’abitazione. Il 13 marzo venne incendiata una Mercedes Classe A in via Alberto da Giussano.

Diverse le parti civili, una assistita dall’avvocato Fabrizio De Vecchis. Gli incendi hanno colpito, tra le altre, le auto anche di quattro carabinieri e di due agenti della polizia municipale. Roghi appiccati su commissione o per dispetto sembra. Ma sarà il processo a chiarire gli episodi.