
L'uomo si è presentato a casa degli inquilini che non volevano lasciare l'alloggio con una bottiglia piena di liquido infiammabile e stoppino
Ascoli Piceno, 17 giugno 2025 – Tenta di sfrattare inquilini con minacciandoli con una molotov. Per questo motivo è finito nei guai un uomo residente a Monsampolo che è comparso davanti al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli Barbara Caponetti. Assistito dall’avvocato Gianluca Di Feliciantonio, l’imputato ha chiesto il rinvio al fine di patteggiare in continuazione con altro precedente reato. Il processo è stato quindi rinviato al 30 ottobre prossimo quando il giudice scioglierà la riserva sulla richiesta. Nel procedimento sono parte offese due persone, assistite dall’avvocato Emiliano Carnevali.
La vicenda finita all’attenzione della magistratura ascolana risale al 18 marzo del 2023. L’uomo voleva rientrare in possesso del suo appartamento che aveva affittato ad una coppia che però non voleva saperne di liberarlo. Una storia che ricorda fatti molto attuali in questo periodo con una miriade di casi in tutta Italia di persone, proprietarie di immobili, che non riescono a rientrarne in possesso e altrettanti inquilini alla disperata ricerca di un alloggio con un mercato degli affitti che ha raggiunto cifre astronomiche.
Nel caso in questione, il proprietario ha minacciato gli inquilini presentandosi nell’appartamento armato di una bottiglia incendiaria al grido “ora vi brucio tutta casa!”, accompagnando la minaccia, già di per sé molto grave, impugnando un coltello da cucina.
La bottiglia incendiaria l’aveva preparata di tutto punto riempiendola di una miscela di benzina e gasolio; aveva chiuso il collo con nastro adesivo e munito di stoppino realizzato facendo un foro laterale all’interno del quale era stato inserito un pezzo di carta arrotolato che arrivava all’interno della bottiglia a contatto con due fazzoletti di carta a loro volta imbevuti di liquido infiammabile.
Per la Procura di Ascoli era una vera e propria molotov da considerarsi alla stregua di un’arma da guerra. Durante le fasi concitate della sua irruzione nell’appartamento l’uomo non solo ha brandito la bottiglia incendiaria minacciando che l’avrebbe veramente utilizzata per dare fuoco alla casa, ma ha anche impugnato un coltello da cucina scagliandolo contro la parete.
Naturalmente impauriti per quanto era accaduto, gli occupanti dell’appartamento hanno fatto subito denuncia contro il proprietario; le indagini successive della Procura hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio. L’uomo ha ora chiesto di patteggiare la pena e sul punto il giudice Caponetti si pronuncerà a ottobre prossimo, sentito il parere dell’accusa.