
Il progetto dell’amministrazione di Appignano è finito nel mirino dell’opposizione: «La grande bruttezza»
Centro storico di Appignano tra cantieri, polemiche e rinascita. Ma non mancano le polemiche. Ancora una volta i riflettori si sono accesi sulle mura di cinta, sui cui l’amministrazione comunale è in procinto di realizzare un’opera d’arte: ‘lo Skyline di Appignano del Tronto’, che verrà fatta su una lastra di acciaio che rischia di coprire le antiche mura e di snaturare il centro storico. L’intervento non vede il benestare di tutti. I primi a puntare il dito sono i rappresentanti dell’opposizione: "L’obiettivo – commentano – dovrebbe essere ambizioso: riqualificare e valorizzare il patrimonio storico e architettonico del paese, migliorando il decoro urbano. Invece qui si procede nella realizzazione di un’opera che coprirà le mura di cinta medievali con una struttura di acciaio. Un’opera che è già stata ribattezzata goliardicamente: ‘la grande bruttezza"’. I rappresentanti dell’opposizione non le mandano certo a dire e vanno all’attacco: "E’ possibile coprire le antiche e prestigiose mura del nostro paese con una struttura di forte impatto? Per questa operazione il Comune spenderà circa 18mila euro finanziati con il Pnrr. Quei soldi – proseguono – potevano essere utilizzati meglio, magari per un intervento su quelle fatiscenti abitazioni sopra le mura, che non rappresentano un bel biglietto da visita per il paese. La maggior parte delle mura di cinta del piccolo borgo sono crollate, rimane una piccola porzione che va salvaguardata, crediamo fermamente che un paese abbia la responsabilità di preservare e valorizzare ciò che ha: la sua storia. Abbiamo già manifestato numerose perplessità sulle mura restaurate difronte alla scuola ‘Falcone-Borsellino’, questo porzione di mura di cinta andava semplicemente restaurato, invece lo appesantiamo con una struttura moderna e tra l’altro per sistemarla hanno già fatto 50 buchi, sulla questione abbiamo interessato la Soprintendenza dei beni culturali".
m.g.l.