
Balneari pronti a ripartire dopo che un anno fa San Benedetto ha registrato un calo sia nelle presenze sia negli arrivi. In spiaggia le prenotazioni ci sono, soprattutto in alta stagione.
Un cambio di paradigma. I balneari, per quanto riguarda l’offerta turistica, lo chiedono da anni, anzi decenni, e nelle forme più disparate. C’è chi chiede maggiori servizi e cura del decoro, chi vorrebbe attività di promozione più mirate, chi consiglia di realizzare una rete territoriale con l’entroterra perché a San Benedetto, se piove, è difficile trovare alternative valide alla spiaggia. Discorsi non nuovi, che però tornano ad agitare la categoria, nella consapevolezza che si debba fare meglio dell’anno scorso, quando San Benedetto ha registrato un calo sia nelle presenze sia negli arrivi.
In spiaggia le prenotazioni ci sono, soprattutto in alta stagione, mentre giugno e prima metà di luglio saranno preda di chi decide all’ultimo momento. Alcuni balneari hanno notato che i consumi – dall’ombrellone alla somministrazione di alimenti e bevande – sono scesi, e questa tendenza è stata collegata al minor potere d’acquisto attribuito ai visitatori. In un contesto del genere, alcuni operatori considerano di prioritaria importanza elaborare un piano eventi realmente attrattivo. Magari una manifestazione sportiva, come ha suggerito Giacomozzi (chalet ‘La Siesta’) che ben si coniugherebbe con le caratteristiche della città. Servirebbe però un evento più caratterizzante rispetto a quelli andati in scena negli anni passati.
Un’altra proposta interessante proviene da D’Ercole (‘Imperial Beach’), imprenditore che ha già rivoluzionato la cultura del beverage in riviera: trasformare i mercati in appuntamenti gastronomici ‘alti’ o comunque in ‘food experience’ per cui rimanere in città. Tutti aspetti che riguardano la stagione in senso lato. In un’accezione più stretta, la solidità della stagione deriva dai servizi offerti. È in tal senso che bisogna quanto prima terminare l’ultimo tratto di lungomare, in modo che non risulti più diviso in tre porzioni, ma rappresenti un’unica passeggiata immersa nel verde e contrappuntata da oasi e sedute panoramiche.
D’altro canto, si avverte tanta rassegnazione per la questione delle questioni: l’applicazione della direttiva ‘Bolkestein’ e l’imminente indizione delle gare per assegnare le concessioni marittime. In assenza di certezze è normale che tanti operatori siano disincentivati ad investire. Anche in questo caso è fondamentale dare garanzie agli attuali concessionari. Tempi, regole, criteri per gli indennizzi: tutte informazioni fondamentali per consentire alla categoria di poter impostare una ‘exit strategy’.
Giuseppe Di Marco