Davide così supera le barriere. "Con il tandem fino a Pechino"

Il 28enne affetto da disabilità visiva: "I limiti sono solo nella mente"

Con il tandem a Pechino

Con il tandem a Pechino

Ascoli, 20 gennaio 2019 - Davide, come è nata questa idea?

«Siamo i primi a partire in tandem, ma viaggi simili sono stati già fatti in bicicletta e c’è addirittura chi vive viaggiando. Noi abbiamo deciso di fare questa esperienza in tandem, compiendo un viaggio di 16.000 chilometri, con una media di circa 80-100 chilometri al giorno. L’idea è nata per lanciare un messaggio».

Quale?

«Un messaggio di positività. Vogliamo dimostrare che chiunque, anche chi ha un problema come la disabilità, può riuscire a fare qualunque cosa. Un viaggio di questo tipo dimostra che i limiti sono nella nostra testa. Un altro obiettivo è quello di promuovere il tandem come mezzo in grado di migliorare la qualità della vita, anche a livello sociale e culturale. È l’unico mezzo che favorisce l’integrazione, permettendo a un non vedente di avere un ruolo attivo e un interscambio concreto con chi vede. Consente di superare le barriere culturali, quelle che ancora si trovano in alcuni dei paesi che attraverseremo, dove la disabilità è vista ancora come un limite».

A livello pratico, come riuscirete a compiere questa impresa?

«La bici sarà un po’ la nostra casa e diventerà lunga 4 metri. Attaccheremo un carrello alla parte posteriore, all’interno del quale metteremo i nostri bagagli. Al portapacchi attaccheremo anche delle borse. Ci fermeremo a dormire in vari luoghi e andremo molto piano. Sarà un viaggio lento, ma intenso».

Chi finanzierà il progetto?

«Abbiamo alcuni sponsor, primo fra i quali la Fainplast, che è stata la prima azienda a credere in noi. Poi la fondazione per lo sport ‘Silvia Rinaldi’ di Bologna ci ha donato materiale molto utile, come il carrellino e il navigatore gps fatto apposta per viaggiare in bici. Un ulteriore sostegno lo abbiamo ricevuto dal Rotary club di Spoleto e ‘MakeItalia’, una società di Modena. Il tandem invece, ci è stato donato da una coppia di Piacenza che ha un’ attività chiamata ‘Il Tandem volante’. Una realtà bellissima, perché Diego e Cassandra acquistano tandem, li rimettono a posto e poi li donano. Per tutte le altre spese è partito anche un crowdfunding: il link è reperibile sulla pagina Facebbok ‘I to eye’».

L’esperienza sarà documentata?

«Sì, sulla pagina Facebook e la pagina Instagram del progetto, dove racconteremo il viaggio con foto, racconti, video e interviste. E visto che non potrò fare foto e video, ho deciso di munirmi di audioregistratore attraverso il quale raccoglierò i suoni del nostro viaggio. Realizzerò un racconto audio per i non vedenti».