Arquata, il sindaco bacchetta Celentano. "Ci ha dimenticati"

Il ‘molleggiato’ qui ha girato il film 'Serafino'. "Non risponde agli inviti, ci ha deluso"

Adriano Celentano (Ansa)

Adriano Celentano (Ansa)

Arquata (Ascoli Piceno), 8 gennaio 2017 - Nel giorno dell’Epifania ha compiuto 79 anni, ma da Arquata non gli è arrivato certamente un bel regalo. Adriano Celentano, infatti, nelle ultime ore è stato fortemente criticato dal vicesindaco Michele Franchi, anche in televisione, per non aver accettato l’invito di recarsi nel territorio arquatano gravemente colpito dal terremoto.

Sulle montagne di Pretare e Spelonga, infatti, ‘il molleggiato’ girò quasi per intero il film ‘Serafino’, che è stato ritrasmesso su Rete 4 proprio nella serata di venerdì, in occasione del compleanno di Celentano.

«In quest’ultimo periodo – spiega Franchi – abbiamo spesso sentito Celentano parlare in tv di Amatrice, ma l’artista non ha mai speso una parola a beneficio di Arquata. Io, ovviamente, non parlo a titolo personale ma mi faccio portavoce della delusione di tutta la popolazione arquatana. Ci saremmo infatti aspettati un saluto, un gesto di solidarietà o almeno una semplice visita di Celentano, che però sembra aver declinato il nostro invito a recarsi nel nostro territorio. Un territorio, peraltro, che ha contribuito moltissimo al suo successo, visto che ‘Serafino’ è stato uno dei primi film che lo videro protagonista in televisione e che appunto rappresentò un trampolino di lancio per lui.

Non metto in discussione la sua fama – prosegue il vicesindaco di Arquata – ma il suo atteggiamento nei confronti di questo paese non riusciamo proprio a comprenderlo. Lo abbiamo invitato più volte nel corso di questi mesi, ma lui, uno degli artisti più importanti a livello nazionale, non ha mai risposto ai nostri inviti e soprattutto non ha mai speso una parola di affetto nei nostri confronti. Ha sempre fatto riferimento ad Amatrice, anche l’altra sera prima che Rete 4 mandasse in onda il film ‘Serafino’. Ma ad Amatrice è stata girata solamente la parte relativa alla caserma, mentre quasi tutto il film ha come cornice il paesaggio di Arquata. Caro Adriano – conclude Michele Franchi – sarai anche un grandissimo artista, ma dal punto di vista umano questa volta ci hai davvero delusi».