Tirreno-Adriatico: 536mila spettatori, 4,3% di share

I dati leggermente superiori a quelli delle passate edizioni. Stavolta le immagini della Rai. hanno dato lustro alla città

Migration

Lo spettacolo offerto dalla 55esima edizione della Tirreno Adriatico, nella tappa finale a cronometro sul lungomare di San Benedetto, avrebbe meritato un ascolto maggiore. Due ore e mezzo di diretta su Rai 2, dalle ore 14 alle 16,30, compresa la premiazione del vincitore di tappa, Filippo Ganna, che da lunedì sarà soprannominato "Freccia tricolore" per il tempo stratosferico ottenuto e del vincitore della corsa dei due mari, Simon Philip Yates, ha avuto solo 536 mila spettatori per uno share del 4,3%. In linea con gli anni passati, quando la diretta ebbe inizio alle ore 15,40 su Rai 3, ottenendo 434 mila spettatori con uno share del 3,97% e nel 2018, sempre sulla terza rete Rai, quando la diretta iniziò alle 15,15, totalizzando 504 mila spettatori con uno share del 4,3%. E’ la dimostrazione che la tappa contro il tempo non "tira". Manca l’attesa, manca la dinamicità, manca la sorpresa, il susseguirsi degli eventi, i continui cambiamenti. La cronometro è una gara statica soprattutto per chi vi assiste seduto in poltrona. Dopo pochi minuti si cambia canale e ci si torna per vedere il risultato finale, non si viene catturati dal territorio che i corridori attraversano, dalla fatica e delle imprese delle tappe in salita, dalle fughe, dai commenti dei cronisti sulle moto. La Tirreno Adriatico deve riproporre la tappa in linea con arrivo, magari a circuito, sul lungomare di San Benedetto, dopo aver attraversato le bellissime colline del Piceno, altrimenti il gioco non vale la candela. Chapeau per la qualità delle immagini offerte dalla troupe della Rai, dai commenti dei telecronisti, con richiami storici sulle principali attrazioni cittadine, ma la crono non va veloce come i corridori. La crono segna il passo.

Marcello Iezzi